Ecco la carica di tutti i dem che vogliono attivare il Mes

Il vice di Gualtieri al Mef, Antonio Misiani (Pd), dice che l'Italia non utilizzerà il Mes. Ma il piddì è spaccato: ecco chi, da Gentiloni a Delrio, spinge per la sua attivazione

Ecco la carica di tutti i dem che vogliono attivare il Mes

In casa Partito Democratico, tanto per cambiare, si litiga. E l'oggetto della discussione, questa volta, è tema che fa bisticciare un po' tutti, specialmente maggioranza giallorossa e opposizione: il Mes, il controverso meccanismo del Fondo Salva Stati.

Ma a non essere d'accordo tra di loro sono gli stessi "rossi", specialmente in seguito all'uscita del dem Antonio Misiani, il viceministro dell'Economia e delle Finanze. In sostanza, il braccio destro del sempre dem Roberto Gualtieri, nelle scorse ore, ha dichiarato: "Il Mes non lo utilizzeremo, però utilizzeremo il programma per la cassa integrazione europea, utilizzeremo i 200 miliardi del Bei e le altre possibilità che le istituzioni europee hanno deciso in queste settimane".

Benissimo. Nelle ultime ore, a stretto giro, sono arrivate le nette prese di posizione di alcuni compagni di partito. Il primo del piddì a rispondere direttamente al vice del Mef è stato il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci: "Andiamoci piano con le conclusioni, la maggioranza e il governo sono uniti sull'esigenza di partire subito e in modo netto con il Recovery Fund, come chiedono altri 11 Paesi con l'Italia. Il consiglio europeo del 23 aprile dovrà stabilire in modo netto la dotazione concreta di questo fondo".

Dunque, Marcucci ha affondato il colpo: "Ho ho più volte affermato che non capirei le ragioni di un rifiuto a priori di 36 miliardi per la nostra sanità determinati da un Mes senza condizioni, completamente diverso da quello votato nel 2012".

Sulla stessa linea di Marcucci il capogruppo a Montecitorio Graziano Delrio, che invita a utilizzare contro il coronavirus tutti gli strumenti senza condizionalità: "In questo momento siamo impegnati per il raggiungimento dell'obiettivo principale che è il fondo di rinascita europeo, il Recovery Fund. Si sta trattando e l'obiettivo è quello di ottenere, come ha spiegato efficacemente oggi Gentiloni, il successo definitivo dei bond europei. Anch'io credo che tutti gli strumenti a disposizione, se sono senza condizionalità, debbano essere usati. Magari in futuro se non servono subito".

Ah, sul tema e ovviamente a favore dell'attivazione del Mes senza condizioni si è espresso (favorevolmente) anche Romano Prodi, padre fondatore del Partito Democratico, seguito poi a ruota dal commissario europeo all'Economia ed ex premier Paolo Gentiloni e pure dall'attuale presidente del Parlamento europeo, il dem David Sassoli.

Poi chi altri, nel Pd, vuole il Mes e lo ha detto pubblicamente? Il senatore Pd Dario Parrini e il compagno di partito Enrico Morando, ex viceministro dell'Economia con Giancarlo Padoan: "Rinunciare al Mes per dare risorse alla sanità e applicare un contributo di solidarietà

sono, in questo momento, due idee sbagliate. Dire che l'Italia non farà mai ricorso al Mes, proprio oggi che le linee di credito previste dall'Eurogrupposono sosotanzialmente prive di condizionalità, è un errore".

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