“Ecco tutti gli errori di Letta e del Pd”

Il politologo Gianfranco Pasquino ci parla del derby tra il Pd di Enrico Letta e il M5S di Giuseppe Conte che si giocherà il 25 settembre prossimo

“Ecco tutti gli errori di Letta e del Pd”

Quando ormai mancano meno di dieci giorni dal voto, almeno stando a quanto risulta dagli ultimi sondaggi, il Movimento Cinque Stelle, a differenza del Pd, sembra aver ritrovato lo smalto di un tempo. Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all'università di Bologna, spiega quali sono le difficoltà maggiori dei democratici.

Sembra che il M5S stia recuperando voti, mentre il Pd sembra in difficoltà. Le risulta?

“Il Pd, secondo me, rimane tra il 21-22%, mentre il M5S recupera tra gli elettori Cinquestelle che erano finiti nell'astensione e che, invece, adesso pensano sia una buona idea votare Conte”.

È, dunque, riuscito a migliorare la sua immagine?

“L'immagine di Conte come presidente del Consiglio era buona, ora è migliorata come capo di partito”.

Come giudica la campagna elettorale di Enrico Letta?

“La campagna elettorale di Letta riflette quella che è la sua persona. È equilibrato, consapevole dei problemi e non ha nessuno scatto particolare. Non riesce a trovare il punto sul quale fare leva. È rassicurante, ma non mobilitante e questo in campagna elettorale è importante”.

Ha sbagliato a puntare tutto sul fascismo?

“Puntare tutto sul fascismo è sbagliato anche se è giusto ricordare che la fiamma presente nel simbolo di Fratelli d'Italia è la fiamma fascista. È bene far sapere che il Pd è il partito dell'Europa e, infine, è giusto dire che non si può essere amici di Orbàn. Son cose da dire anche se non possono portare vantaggi”.

Crede che Letta lascerà la segreteria del Partito Democratico?

“Credo che il Pd sia in grado di fare tantissimi errori e, quindi, può fare anche questo. Vedo che c'è Bonaccini che si prepara a fare il segretario, ma dovrebbe continuare a fare il presidente di Regione. L'esempio di Zingaretti dimostra che non è bene fare sia il segretario sia il presidente di Regione. Sinceramente, poi, mi auguro che non ci sia qualcuno come Bonaccini che è stato fin troppo vicino a Renzi alla guida del Pd”.

Perché?

“Renzi ha distrutto il Pd portandolo al suo punto più basso alle ultime elezioni Politiche e adesso fa una campagna elettorale cercando di strappare voti proprio al Pd anziché al centrodestra.”

Il Pd, dopo le elezioni con chi dovrebbe tornare a confrontarsi?

“I centristi, se va bene, sono al 7%. il M5S è al 15%.

Mi pare ovvio che il Pd deve parlare con Conte. Quelli che votano Conte sono elettori progressisti e,quindi, devono essere convinti che le posizioni del Pd servono a cambiare il Paese. Quelle di Renzi e Calenda non mi paiono particolarmente utili”.

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