L'operazione «Strade Sicure» sarà ancora più incisiva. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha annunciato ieri un corposo irrobustimento del progetto. E il vicepremier Matteo Salvini ha subito enfatizzato il risultato conseguito dall'esecutivo Meloni. Sono 6.800 i militari impiegati nelle nostre città, a tutela della pubblica sicurezza. Di questi, 1.400 saranno in più rispetto a quelli che erano già stati previsti.
Sono fioccati i ringraziamenti di tutti quegli esponenti politici che negli anni hanno denunciato la necessità di un maggiore impiego dell'esercito. Che concorrerà, come ha specificato il Viminale, con le Forze di polizia. «Il significativo incremento della aliquota di militari assegnati sul territorio nazionale è il segnale concreto dell'attenzione che il governo sta rivolgendo alle richieste di maggiore vigilanza e prevenzione nelle nostre città», afferma Piantedosi. Le stazioni ferroviarie di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino e Bari saranno presidiate da 800 unità in più. Questo, all'interno di un progetto gemello e collegato, ossia «Stazioni sicure». A Roma, in totale, si arriva così a 1394 militari impegnati in «Strade Sicure». Milano e Napoli seguono con 801 e 774. Esulta anche il sottosegretario all'Interno della Lega Nicola Molteni: «Dopo la ragguardevole cifra di 1,5 miliardi stanziata nella legge di bilancio per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa, arriva un ulteriore straordinario segnale di attenzione nei confronti della sicurezza dei cittadini italiani», dichiara.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella chiede più forze dell'ordine «perché sono loro quelli più adatti e efficaci a contrastare scippatori, rapinatori e spacciatori». Gli risponde Giovanni Donzelli, parlamentare di Fdi: «Il problema della sicurezza a Firenze - afferma il meloniano - è causato da decenni di governi locali targati Partito democratico. Per risolverlo non servono le bugie di Nardella e Funaro (prossimo candidato sindaco del Pd, ndr) che scaricano le colpe sull'esecutivo. Serve semplicemente un cambio di guida politica a Palazzo Vecchio». Per il resto, è un coro di «grazie» proveniente dal centrodestra. I capigruppo di Fdi e Fi Foti e Gasparri plaudono, come altri, anche al ministro della Difesa Crosetto. «Strade sicure» era stata cancellata da sette città. Il governo di Giorgia Meloni ha ripristinato il progetto nelle stesse. E quindi Ancona, Cosenza, Grosseto, Parma, Prato, Siena e Vicenza potranno di nuovo contare sull'esercito. C'è attenzione anche per il Sud con la Calabria, ad esempio, per cui sono stati stanziati sessanta militari in più. E per le zone interne, di cui forse Perugia è il simbolo: il contingente sarà raddoppiato. Un focus su Torino: è stato predisposto un intervento nel complesso quartiere Barriera di Milano.
«L'arrivo degli uomini in divisa - fa sapere Augusta Montaruli, deputata di Fdi - è una specifica richiesta di Fratelli d'Italia che più volte ha chiesto la loro presenza come azione deterrente e preventiva in un quartiere dove si è superato ogni limite e la criminalità addirittura cerca di ribellarsi in maniera organizzata». È un'antica regola confermata: il centrodestra al governo è sinonimo di più sicurezza.
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