"Ecco perché voglio il ministero dell'Innovazione a Milano"

Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera e coordinatore regionale lombardo della Lega, spiega: "Milano è la città dell'innovazione"

"Ecco perché voglio il ministero dell'Innovazione a Milano"

“Non portiamo via niente di quello da Roma ma chiediamo per Milano un ministero che si occupi di tecnologia, di digitalizzazione, di innovazione”. Questa richiesta arriva da Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore regionale lombardo della Lega Salvini Premier.

Perché questo ministero dell'Innovazione tecnologica dovrebbe andare proprio a Milano?

“Perché Milano è la città che in questo momento ha i i fari puntati della ripresa economica su tutto quello che è innovazione e perché qui c'è la sede di Mind, un centro di ricerca dove operano ricercatori a livello mondiale. Se dovessimo mettere in quella sede anche il Ministero che si occupa di quei temi, sarebbe la tempesta perfetta in positivo per dare ulteriore spinta di innovazione, tecnologia e posti di lavoro. Il ministero potrebbe servire nei prossimi anni a evitare la fuga di cervelli dei nostri ragazzi più bravi che vanno all’estero. Ma anzi anche a invertire la rotta e portate i ragazzi europei e americani a Milano, che diventerebbe il centro europeo e mondiale della digitalizzazione, innovazione tecnologica e tutto ciò che ne consegue. Inoltre sarebbe un volano che farebbe ripartire l’economia milanese, lombarda e italiana”.

Dovrebbe essere un Ministero con o senza portafoglio?

“Non è un problema di portafoglio o non portafoglio. Porterebbe talmente tanto beneficio ad averlo sul territorio che, se poi ha limiti di spesa oppure no, la possibilità di spendere passa in secondo ordine. Penso che investire dei soldi su innovazione, digitalizzazione, futuro e ricerca l’unico modo per dare una risposta a tutte le sfortune che in questi anni sono capitate a tutto il mondo, in particolare alla Lombardia. Quindi se ci sarà la possibilità di dargli dei soldi per aumentare l’attrattività, ancora meglio. Però credo che sia una cosa che si autoalimenta positivamente, quindi la capacità di spesa è in secondo piano. La cosa importante è investire sulla ricerca, partendo da Mind”.

La Lombardia è stata abbondantemente colpita dal Covid. Un progetto simile a questo fatto, però, se fatto al Sud, potrebbe rilanciare anche il Mezzogiorno?

“Potrebbe essere un’idea, ma è stato fatto già in passato come il centro sanitario che c’è a Palermo, ovvero l’Ismett che ha aiutato Palermo e la Sicilia. Nulla toglie che in futuro ci possa essere un esempio fatto al Sud.

In questo momento Mind c’è già, la ripresa economica sta ripartendo soprattutto dalla Lombardia. In questo momento, aiutare le situazioni dove già le cose vanno bene, probabilmente potrebbe servire ancora di più da rilancio e da volano. Se va bene la Lombardia, va bene tutto il Paese".

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