Edoardo e il video a Milano: "Mangiava un gelato"

Ripreso in stazione: non è andato a scuola e ha preso un treno per il capoluogo. Stop alle ricerche in montagna

Edoardo e il video a Milano: "Mangiava un gelato"
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Pacifista, spaventato dalla guerra in Ucraina, amante delle escursioni in montagna. Eppure il 17enne Edoardo Galli, come prima tappa della sua fuga, esattamente una settimana fa, ha scelto l'affollatissima Milano. Dove, una volta arrivato in stazione Centrale (erano le 9.50) si è comprato un bel gelato e ha passeggiato, guardandosi attorno e quasi come se dovesse in qualche modo far passare un po' di tempo, forse perché in attesa di qualcuno. Tutto comunque in gran tranquillità, almeno in apparenza (e per fortuna). Così, sereno, lo «immortalano» infatti i filmati della videosorveglianza dello scalo ferroviario la mattina di giovedì 21 marzo e visionati ieri dai carabinieri che, coordinati dalla procura di Lecco, si stanno occupando della sua scomparsa. E che adesso stanno cercando di scoprire se il ragazzo ha preso altri mezzi, magari pubblici e milanesi; o un treno dell'Alta velocità.

Un bel sollievo per la famiglia del ragazzo che, in trepida attesa di sue notizie nell'abitazione di Colico (Lecco), subito dopo la sparizione ha pensato che il ragazzo, allontanatosi da casa con un sacco a pelo, potesse aver voluto sperimentare un contatto più intenso con l'amatissima natura, magari sulle vicine montagne della Valsassina dove le ricerche da ieri infatti sono state momentaneamente sospese.

Giovedì scorso Edoardo è uscito, come ogni giorno, per raggiungere il suo liceo a Morbegno (Sondrio) ma non è mai arrivato a scuola e non è più tornato a casa. Il padre ha provato a chiamarlo ma da quel giorno il cellulare del ragazzo risulta spento. Così per la famiglia è cominciato un vero calvario, lo stillicidio delle ore trascorse senza una notizia sulla sorte del ragazzo di cui vengono diffuse le generalità: è alto 1 metro e 80 centimetri, pesa 65 chili e porta occhiali fotocromatici. Al momento della scomparsa indossava un giubbotto in jeans, una camicia marrone, scarpe Adidas.

Da allora le ipotesi sulle ragioni e le destinazioni della sua fuga si accavallano affannosamente, tra timori tutt'altro che infondati: se il ragazzo è in montagna potrebbe morire dal freddo, si pensa, le notti sono ancora molto rigide.

Edoardo è rimasto particolarmente colpito dal conflitto Russia-Ucraina (forse anche per ragioni legate alla mamma, che è di origine russa) e, chissà, potrebbe aver desiderato di raggiungere i paesi del conflitto. Martedì, poi, la prima segnalazione degna di nota. Che colloca Edoardo, sabato, seduto su una panchina poco sotto la cima del monte Suchello, tra la Val Brembana e la Val Seriana, nella Bergamasca. Sempre tranquillo.

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