Gli effetti del decreto Dignità: a gennaio 50mila disoccupati

Assolavoro e Fermeccanica lanciano l'allarme: "Le aziende non rinnoveranno i contratti a termine che sono in scadenza"

Gli effetti del decreto Dignità: a gennaio 50mila disoccupati

Dal prossimo anno circa 53mila lavoratori potrebbero perdere il lavoro. È questo l'allarme lanciato da Assolavoro che ha analizzato gli effetti del dl Dignità fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle. Secondo l'associazione più di 50mila lavoratori dal primo gennaio 2019 non potranno avere un rinnovo di contratto perché avranno già raggiunto i 24 mesi che rappresentano il limite massimo per i rinnovi fissato dal dl Dignità per i contratti a tempo determinato. Per Assolavoro in questa fase si tratta di una "stima prudenziale" e "approssimata per difetto".

Di fatto dunque il numero complessivo di lavoratori che rischiano di perdere il lavoro potrebbe salire. I dati arrivano da una stima che riguarda le agenzie del lavoro associate che sono circa l'85 per cento presenti nel mercato. Ma le notizie amare sul decreto Dignità non finiscono qui. Anche Fedremeccanica ha lanciato l'allarme stimando che almeno il 30 per cento delle imprese non rinnoverà i contratti a termine. Il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi fa sapere che direttore che l’associazione "monitorerà il trend, anche in relazione alla decisione delle imprese che non si sono pronunciate".

Insomma a quanto pare migliaia di posti di lavoro rischiano di andare in fumo grazie al decreto grillino. Solo qualche giorno fa l'Istat ha certificato la crescita della disoccupazione giovanile che ha toccato quota 32,5 per cento. Cifra destinata a salire anche grazie al dl Dignità.

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