Crolla l'affluenza alle 19: in calo di 7,5 punti rispetto al 2018

Sergio Mattarella ha votato prima delle 9 a Palermo, minacce contro Meloni e Renzi. Proteste per il tagliando elettorale

Crolla l'affluenza alle 19: in calo di 7,5 punti rispetto al 2018

Seggi aperti dalle 7 alle 23 in tutta Italia per il rinnovo del parlamento. In molte città vengono segnalate code ai seggi, il che fa ben sperare sull'affluenza alle urne. Al di là di qualche problema riscontrato ieri durante l'allestimento dei seggi, tutto si sta svolgendo in modo regolare, anche nelle zone colpite dall'alluvione della scorsa settimana. In Toscana, proprio a causa del tempo poco clemente, alcuni seggi sono stati spostati ma, al netto di qualche disagio, non sono segnalate criticità. Alcuni big hanno già espresso il loro voto e tra i primi a presentarsi alle urne c'è stato il presidente della Repubblica, che ha votato a Palermo.

Affluenza

Alle 12, l'affluenza alle urne è stata del 19.21%, in linea rispetto alla rilevazione delle precedenti elezioni, quando fu del 19,43%. "Il primo dato dell'affluenza registrato alle ore 12:00 (19,2%) è risultato essere sostanzialmente in linea con quello delle precedenti politiche. Anche il 4 marzo 2018, infatti, si votò in un'unica giornata: e in quell'occasione alle ore 12 aveva votato solo lo 0,2% in più degli aventi diritto rispetto a oggi. Altro elemento in comune tra il 2018 e oggi è la maggiore partecipazione registrata nelle regioni del centro-nord rispetto a quelle del sud e delle isole", è l'analisi fatta da YouTrend. Il calo al centrosud è stato notevole: "Mediamente superiore al 2%: in particolare, Molise (-4,9%), Campania (-4,5%) e Sardegna (-3,0%) hanno fatto registrare i risultati di affluenza peggiori. Fa eccezione la Sicilia, dove però la concomitanza con il voto per le Regionali potrebbe aver contribuito a tenere relativamente alto il tasso di partecipazione".

Alle 19 l'affluenza è stata del 51.14%. Le rilevazioni si riferiscono al momento alle sezioni di 4.791 comuni su 7.904. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 59,25% degli elettori per la Camera. È possibile che un calo dell'affluenza sia stato dovuto al tagliando elettorae, che ha rallentato in parte le operazioni. Alle 19 l'affluenza è calata ovunque rispetto al 2018. Secondo una suddivisione per area geografica, stilata attraverso l'analisi di YouTrend, al Nord Ovest è del 56,1% (-6,4% rispetto a quella del 2018), nel Nord Est del 56,1% (-7,3%), nelle cosiddette zone rosse (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) del 57,6% (-6,5%), al resto del centrosud (Lazio, Abruzzo, Molise) del 51,4% (-5,9%) e a sud con le Isole del 40,0% (-12,1%). Rispetto al 2018 le regioni che registrano il minor calo dell'affluenza sono Lazio (-1,2%), Lombardia (-4,5%), Sicilia (-5,6%), Friuli-Venezia Giulia (-6,2%), Toscana (-6,3%). I cali più importanti dell'affluenza rispetto a quattro ani fa si registrano invece in Campania (-15,1%), Molise (-13,9%), Calabria (-13,0%), Sardegna (-12,6%), Basilicata (-12,1%).

Alle 23, l'affluenza è stata del 64.38%. Un risultato ancora parziale che, però, dà la misura di una netta riduzione dei votanti rispetto al 2018, quando alle 23 l'affluenza fu del 74.28%.

Il voto nelle zone alluvionate

Nella frazione più colpita dall'alluvione delle marche, Pianello di Ostra in provincia di Ancona, il vice sindaco Raimondo Romagnoli ha spiegato all'Ansa che "la Protezione civile ha allestito una struttura dove i cittadini possono recarsi per esprimere il loro consenso elettorale", nei pressi del campo sportivo dove si sono celebrati i funerali per alcune vittime delle esondazioni che erano residenti in zona. "Si è resa necessaria questa soluzione, visto che l'edificio preposto è finito sott'acqua", ha detto ancora il vicesindaco. A Senigallia si vota nelle sedi originariamente preposte. Le forti piogge cadute incessantemente nell'aretino nelle scorse ore hanno causato l'allagamento di un seggio elettorale, che è stato poi spostato altrove. A darne notizia è l'ente locale, che nelle sue pagine social ha annunciato il cambiamento di luogo in cui votare per gli elettori della sezione 85, ai quali viene anche garantito un servizio navetta. Cominciate regolarmente in Friuli Venezia Giulia le operazioni di voto per le elezioni politiche sotto una forte pioggia che non dà tregua dalla notte. Al momento non si segnalano anomalie.

I big al voto

Poco prima delle 9, il presidente Sergio Mattarella si è presentato presso l'istituto "Giovanni XXIII - Piazzi" a Palermo. Il capo dello Stato ha anticipato l'arrivo nell'istituto di via Rutelli, per evitare la concomitanza con la cerimonia di commemorazione per l'uccisione del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancus, avvenuta il 25 settembre del 1979 nella stessa via. Il capo dello Stato ha votato, come di consueto, nella sezione 535, accolto da un applauso degli scrutatori e delle persone presenti.

L'ex premier e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha votato alle 12.30 circa per le elezioni politiche a Milano al seggio della scuola di via Fratelli Ruffini, nel centro cittadino. Ad attendere Berlusconi, tra gli altri, anche un gruppo di parlamentari del partito, tra cui la senatrice e coordinatrice lombarda Licia Ronzulli, il deputato Alessandro Cattaneo, la coordinatrice cittadina di Forza Italia, Cristina Rossello. Silvio Berlusconi si è regolarmente messo in coda come gli altri elettori in attesa del suo turno: "Tutti in fila per andare a votare, che bravi. È la prima volta che vedo una fila ad andare a votare. È raro vederla, io gli altri anni non l'ho mai vista".

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha votato nel seggio posto al Liceo Mameli ai Parioli, a Roma. Era insieme alla moglie Serenella che ha atteso fuori dal seggio dopo aver votato. Il prsidente non ha rilasciato dichiarazioni ma è stato applaudito all'uscita dal seggio.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha votato nel seggio di via Pietro Martinetti a Milano. Andando via ha detto ai cronisti che trascorrerà la giornata di votazioni con la figlia in agriturismo. "Conto che la Lega sia la forza parlamentare sul podio, prima seconda o terza al massimo. Da domani basta chiacchiere e dagli impegni si passa ai fatti, noi abbiamo le idee chiare. Quando gli italiani votano il voto è sacro", ha detto Salvini, che poi ha concluso: "Gioco per vincere, non per partecipare".

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha votato al suo seggio di Roma, all'istituto tecnico professionale Edmondo de Amicis in via Galvani a Testaccio. Fuori dalla porta del seggio alcuni elettori lo hanno aspettato e gli hanno chiesto di fare un selfie. "Ciao, buona domenica", ha detto il segretario Pd ai fotografi che lo attendevano. Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha votato questa mattina presso il seggio 1427 dell'istituto Federico Caffè in via Fonteiana 111.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha votato stamani a Firenze nella scuola Villani di viale Giannotti, a Gavinana. Insieme a Renzi ha votato anche la moglie Agnese Landini. Renzi e la moglie erano accompagnati da Francesco Bonifazi, senatore uscente di Iv e candidato per il Terzo Polo, che ha votato pure lui nello stesso seggio elettorale. Subito dopo il voto, Matteo Renzi è partito per Tokyo, per andare ai funerali di Stato di Shinzo Abe. Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha votato al seggio di via del Lavatore 38 a Roma: "Votate liberamente, consapevolmente e come diceva Pericle 'un cittadino che non si occupa dello Stato noi non lo consideriamo innocuo ma inutile', quindi votate".

Caos elettorale

A Torre del Greco, in provincia di Napoli, gli elettori possono votare oggi per le politiche con certificati esauriti o non aggiornati. È il senso di una duplice disposizione firmata dal sindaco Giovanni Palomba e dal dirigente dei Servizi demografici Andrea Formisano. Tutto scaturisce dal guasto verificatosi al server del centro elaborazione dati del Comune, che di fatto ha mandato in panne i computer degli uffici, non consentendo la veloce emissione dei depulicati.

Ritardi e lunghe file a Cagliari, sia nella sede centrale del Comune che nelle varie circoscrizioni, dove oggi si possono ritirare le tessere elettorali, con orario continuato dalle 7 alle 23. Già dalla prima mattina e con un picco di affluenza all'ora di pranzo, tantissime persone si sono presentate negli uffici per chiedere il duplicato della scheda o per ritirala a causa di un cambio di residenza o per i neo 18enni. Un numero anomalo rispetto a qualsiasi elezione tanto che l'ufficio elettorale del Comune ha aperto il maggior numero di sportelli possibile.

All'ora di pranzo, poi, si è anche registrato un crash del software gestionale che è andato in blocco per una trentina di minuti allungando in questo modo l'attesa di chi si trovava già in fila. Il problema poco dopo le 13:30 è stato risolto e via via le file per il ritiro dei documenti si stanno sfoltendo. Gli uffici per ritirare le tessere elettorali rimarranno aperti fino alle 23.

Caos anche nel seggio di una scuola dell'agrigentino dove sono finite le matite per votare. Il problema si è verificato nella sezione 47 della scuola Manhattan, al Villaggio Peruzzo, frazione del capoluogo siciliano. All'interno e all'esterno dei locali dell'istituto si è creato un caos con file interminabili per oltre due ore. L'ufficio elettorale è stato allertato per provvedere all'invio del materiale.

Oggi un uomo è stato arrestato durante le operazioni di voto perché avrebbe inveito, insultato e spinto due militari dell'Arma a presidio del seggio elettorale di Fonteblanda, in provincia di Grosseto. Al momento non sono note le ragioni del gesto. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale. Ora si trova in camera di sicurezza e domani verrà processato per direttissima in tribunale.

Le proteste

L'ambientalista e attivista politico Angelo Cremone, protagonista in Sardegna di tante battaglie, ha presentato questa mattina nel seggio elettorale di Portoscuso, sezione 6, un reclamo contro l'attuale legge elettorale. "Ho regolarmente votato ma ho presentato un reclamo protestando per questa legge elettorale che viola il mio diritto costituzionale di esprimere un voto diretto, libero e personale. È incostituzionale e lesiva dei diritti politici del cittadino". Ma Cremone ha avuto anche un'altra rimostranza da fare: "Protesto perché la legge elettorale vigente viola l'articolo 3 della Costituzione, discrimina i diritti di molte minoranze linguistiche non residenti in regioni a statuto speciale, in particolare per il mancato rispetto degli art. 3, 6, 48, 51, 56 e 58 della Costituzione".

Anche Monica Cirinnà ha protestato, ma lei l'ha fatto controla divisione dei registri per sesso: "Ho portato con me una dichiarazione scritta con la quale ho chiesto di mettere a verbale che la divisione dei registri elettorali per maschi e femmine va superata. È un ostacolo all'esercizio del voto delle persone trans e non binarie che, in questo modo, sono costrette a fare coming out".

Così ha commentato su Facebook la senatrice, aggiungendo: "Ci potrebbero, invece, dividere elettrici ed elettori in ordine alfabetico in base al cognome. Come succede altrove. Nessuno dovrebbe sentirsi discriminato, mai. Soprattutto quando esercita un diritto fondamentale come votare. Potete farlo anche voi, se volete. Buon voto a tutte e tutti".

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