Ema ed Ecdc: vaccinazione eterologa più efficace. Niente controindicazioni al mix Pfizer-Moderna

La vaccinazione eterologa, ovvero una somministrazione con vaccino a vettore virale e una con vaccino mRna è raccomandata sia per il ciclo primario sia per la terza dose perché mostra un'efficacia maggiore

Ema ed Ecdc: vaccinazione eterologa più efficace. Niente controindicazioni al mix Pfizer-Moderna

La vaccinazione eterologa, ovvero una somministrazione con vaccino a vettore virale e una con vaccino mRna è raccomandata sia per il ciclo primario sia per la terza dose perché mostra un'efficacia maggiore. Quindi se si fa una dose o due con Astrazeneca o J&J e poi il richiamo booster con mRna l'efficacia protettiva è superiore. Almeno così risulta dai primi studi.

Nel caso dei vaccini mRna non ci sono evidenze particolare nè a favore nè contro il mix. Quindi se come ciclo primario è stato somministrato Pfizer l'efficacia del booster sia con Pfizer sia con Moderna è la stessa perché entrambi i vaccini si basano su un analogo principio, quello della proteina Spike.

Questo il parere degli esperti sulla base delle evidenze scientifiche fino ad ora raccolte.

L'agenzia regolatoria per i farmaci, Ema e quella per il controllo delle malattie, Ecdc, con una nota congiunta hanno confermato che la vaccinazione eterologa, l'alternanza dei vaccini a mRna con quelli a vettore virale, funziona sempre. Sia se si adotta durante il ciclo vaccinale primario, ovvero le due dosi, sia per la terza dose addizionale o di richiamo, il booster. Un risultato confermato da «un numero crescente di studi clinici».

Se si prende invece in considerazione l'alternanza dei due vaccini a mRna non ci sono studi che indichino vantaggi o svantaggi. Ricevere Moderna dopo due dosi di Pfizer o viceversa non presenta controindicazioni né per efficacia né per sicurezza ma allo stesso tempo non presenta un evidente vantaggio rispetto ad un terza dose con lo stesso vaccino. L'importante per gli esperti è effettuare la terza dose per essere protetti.

Lancet ha pubblicato una settimana fa il primo studio randomizzato sui richiami somministrati dopo due dosi di Pfizer o di Astrazeneca. I booster sono stati effettuari con Oxford-AstraZeneca, Pfizer/BioNTech, Novavax, Janssen (J&J), Moderna, Valneva e Curevac.

Tutti e 7 i vaccini, usati per la terza dose a distanza di 10-12 settimane dal ciclo primario, hanno aumentato l'immunità dopo il ciclo di Oxford-AstraZeneca mentre soltanto 6 su 7, ovvero tutti tranne Valneva, l'hanno aumentata dopo il ciclo Pfizer.

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