Ne aveva già passate tante, ma il destino si è accanito ancora contro di lei. Era una profuga ucraina la ragazza uccisa sulle strisce pedonali ieri a Torino. L'esatta dinamica non è stata ancora ricostruita, ma alla tragedia potrebbe aver contribuito la forte pioggia che si stava abbattendo sulla città. L'automobilista che ha travolto l'adolescente è un uomo sulla cinquantina al volante di una Volkswagen Bora, che si è fermato per prestare soccorso. Emilia Maidaska aveva 16 anni ed era fuggita dalla guerra che sta dilaniando il suo Paese. In Italia dal luglio del 2022, era ospite di una comunità per donne e minori e aveva una zia in città. Sua madre è rimasta ad Odessa, suo padre lavora in Germania. Informato della morte della figlia si è messo in viaggio immediatamente. Erano le 7,30 del mattino. L'adolescente era appena uscita dalla comunità, che si trova nelle vicinanze quando è stata investita in corso Casale, all'altezza del civico 246, tra Madonna del Pilone e Sassi, mentre stava attraversando la strada sulle strisce per andare a prendere l'autobus che l'avrebbe portata a scuola al liceo artistico Passoni. Lo stesso percorso di sempre. Un tratto di strada, quello all'angolo con via Signorelli, che era già stato segnalato come pericoloso dai residenti, nonostante le strisce pedonali dipinte di fresco e un cartello che avverte dell'attraversamento pedonale. Proprio giovedì in commissione comunale era stata discussa una mozione sulla sicurezza dell'attraversamento. Ieri pioveva forte ed era ancora buio quando Emilia ha deciso di passare dall'altra parte della strada. Le luci dei lampioni erano spente e la pioggia potrebbe aver contributo a ridurre la visibilità, ma sarà l'indagine a fare luce sull'accaduto. L'urto è stato violentissimo, l'auto l'ha colpita con la parte anteriore sinistra sbalzandola a terra. Per la giovane non c'è stato nulla da fare, quando è arrivata l'ambulanza era già morta. Emilia frequentava il terzo liceo. Disegnava benissimo e si era inserita bene nel nuovo contesto, nonostante la distanza da casa e la lontananza dai genitori.
Anche a Roma all'ultima di una lunga serie di tragedie, che ha visto negli ultimi tre giorni morire quattro persone, si è aggiunto un dettaglio doloroso: Gabriele Sangineto, lo studente universitario 21enne travolto e ucciso a Labaro, alle porte della capitale, giovedì mattina mentre attraversava la strada, era stato un compagno di scuola di Leonardo Lamma, il ragazzo morto in moto a Corso
Francia nell'aprile del 2022, a sua volta amico di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due adolescenti falciate sempre su Corso Francia nel dicembre del 2019 dalla macchina di Pietro Genovese, figlio del regista Paolo.
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