Ha sparato alla moglie e si è costituito. «L'ho fatto per mettere fine alla sua depressione», ha poi confessato Giampaolo Brigante, 74 anni, ex capitano di lungo corso. Teatro dell'ennesimo femminicidio è Sestri Levante, in provincia di Genova.
La tragedia, verso le 13 di ieri, quando l'uomo ha impugnato la sua pistola, regolarmente detenuta, è ha premuto il grilletto. Un solo colpo per uccidere Cristina Marini, 72 anni, nell'appartamento della riviera ligure dove abitavano i due, in via Antica Romana. Subito dopo l'uomo ha chiamato il figlio per dirgli che aveva ucciso la mamma e i carabinieri per autodenunciarsi. Ha aspettato i militari, allertati anche dai vicini che avevano sentito lo sparo, sui gradini davanti all'ingresso del palazzo e ha detto loro di averlo fatto per «liberare» la moglie dallo stato depressivo in cui versava da tempo. Una forte depressione che «la stava divorando» e per la quale la donna pare non volesse assumere i farmaci previsti per la cura. Sembra che avesse anche frequenti scatti d'ira. I due stavano insieme da 53 anni. Ieri, probabilmente in preda ad un raptus, il delitto.
Sul caso indagano i militari di Sestri e del nucleo radiomobile per conto della Procura di Genova. Nonostante Bregante abbia riferito di aver agito per mettere fine alla sofferenza della donna, il quadro in cui è maturato il femminicidio deve essere ancora chiarito. L'uomo è stato fermato per omicidio volontario. Il corpo della vittima è stato trovato a terra in cucina. Nell'appartamento sono intervenuti i militari del Ris per effettuare i rilievi. Il 74enne, da tempo in pensione, era conosciuto come una persona tranquilla, amante del mare.
Era solito giocare a carte con gli amici, come aveva fatto anche ieri, e raccontare delle sue avventure per mare sui traghetti. I conoscenti sapevano dei problemi della moglie, lui era preoccupato, ma non ha mai fatto trapelare altro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.