"Sarà una coincidenza...". Ovviamente Giorgia Meloni lo dice con ironia. Ma è della candidatura, tra le fila di Fratelli d'Italia, di Letizia Giorgianni. La "coincidenza" è il collegio in cui leader dei risparmiatori truffati da Banca Etruria, attiva con il comitato "Vittime del Salva-banche" che da mesi protestano per il crac dell'istituto aretino, è stata candidata: Firenze 1 per la Camera. Lo stesso in cui si è piazzato Matteo Renzi.
Lo scandalo Banca Etruria pesa sul Partito democratico come un macigno. Non è certo l'unico fattore con cui spiegare il crollo nei sondaggi, ma di sicuro è uno dei principali. Anche per questo Renzi ha preferito catapultare Maria Elena Boschi a Bolzano anziché metterla sulla graticola nel collegio di Arezzo. Eppure poco più di un mese fa, il 15 dicembre, la stessa Boschi, travolta dallo scandalo di Banca Etruria, aveva dichiarato: "Mi sono limitata a rappresentare le preoccupazioni mie e del territorio aretino". "Il Pd oggi la candida a Bolzano a 487 chilometri da Arezzo - commentano i grillini - 487 chilometri di vergogna". Insomma, mentre continua il processo ai vertici dell'istituto (22 ex membri del cda e otto ex sindaci revisori, accusati a vario titolo o per bancarotta fraudolenta o per bancarotta semplice), il Pd si trova a dover fare i conti con un crac che sicuramente peserà alle prossime elezioni politiche.
Il primo a rischiare è proprio Renzi. Il segretario piddì è, infatti, candidato nel collegio di Firenze 1, lo stesso in cui è candidata Letizia Giorgianni, la leader dei truffati di Banca Etruria. "Vedremo la gente chi sceglierà di votare...", ha detto la Meloni a margine di un'iniziativa sulla famiglia a Roma.
"Abbiamo scelto di non riempire le liste con personaggi famosi - ha spiegato la leader di Fratelli d'Italia - abbiamo dato priorità nel candidare chi ha lavorato nei territori, per cui non abbiamo candidati dai nomi altisonanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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