Ettore Rosato a Un giorno da Pecora su Radio Due, parla degli scenari sul post-voto per il Pd. Il partito di fatto sta attraversando una fase molto travagliata. Le dimissioni di Renzi, la reggenza di Martina e due fazioni che si scontrano, una che vuole restare all'opposizione, l'altra che invece cerca un'intesa o un diaologo con i cinque Stelle. Un dilemma che attraversa tutto il Pd e lo spacca lettaralemente in due, ancora una volta da una parte i renziani dall'altra la minoranza dem. E per capire le mosse del futuro di fatto Rosato avanza un'ipotesi che ha quasi il sapore grillino, un referendum interno per decidere la strada da intraprendere: "Io non sono d’accordo a fare un governo con i 5 Stelle, se dovremo prendere qualche decisione importante il sistema della consultazione degli iscritti sarebbe utile. Se ci fosse una proposta per fare un governo potremmo sottoporla ai nostri iscritti".
Poi sempre Rosato ha fissato la road map per l'elezione del nuovo segratario: "Sicuramente, io penso che il prossimo segretario del Pd lo eleggeremo in assemblea, a metà aprile. Decideremo le modalità". Poi sull'ipotesi Calenda segretario afferma: "Ha detto più volte che viene nel Pd a dare un contributo utile. Zingaretti mi piace, fa il presidente della Regione. Luca o Nicola? Il Commissario mi piace moltissimo".
Infine parla anche dell'elezione dei presidenti delle Camere fissata per venerdì: "Il Pd non chiede niente" anche se "la storia di questo Paese dice che offrire una presidenza alle opposizioni e' un atto intelligente. Io, in una situazione del genere, avrei allargato almeno sulle istituzioni il dialogo a tutto il Parlamento. La mia preoccupazione non sarebbe stata rivendicare con tanta forza una Camera come sta accadendo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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