Evita Perón santa subito. Bugs Bunny finisce all'indice

Il problema del neo eletto Fernández non è il Paese che rischia il default. Via alla beatificazione dell'ex first lady

Evita Perón santa subito. Bugs Bunny finisce all'indice

E vita santa subito e Bugs Bunny truffatore, come Topolino e Willy il Coyote. Con il kirchnerismo - la versione più a sinistra del peronismo - in Argentina tornano i dibattiti politici di alto livello come quando Cristina, da presidente e a reti unificate, invitava a «mangiare carne di porco perché meglio del viagra» e spiegava le sue sterminate e fulminee ricchezze col fatto di essere «un'avvocatessa di successo». Ed allora ecco che, a neanche una settimana dal trionfo di Alberto Fernández, con l'inflazione che vola e la Kirchner a Cuba dove passa ormai gran parte del suo tempo, il Consiglio Direttivo della Confederazione Generale del Lavoro (Cgt), il maggior sindacato argentino (naturalmente peronista), ha chiesto formalmente alla Chiesa cattolica di beatificare Evita Perón. «Santa subito!» lo slogan ed «Eva Santa del Popolo» la campagna lanciata dalla Cgt, a 100 anni dalla nascita dell'ex First Lady dell'Argentina, fondatrice del Movimento peronista femminile e idolatrata dalla metà di argentini che hanno votato per Alberto.

Il sindacato ha infatti consegnato mercoledì scorso una lettera al cardinale Mario Poli, arcivescovo di Buenos Aires, chiedendo la beatificazione della moglie di Juan Domingo Perón. «La Chiesa accompagni il sentimento popolare e collochi Evita sugli altari ufficiali per la felicità dei nostri fedeli e dei santi» recita il testo della missiva firmata dai segretari generali Carlos Acuña e Héctor Daer, dal segretario per i diritti umani della Cta (altro sindacato incorporato di recente alla Cgt) Julio Piumato e dall'addetto alla comunicazione, Jorge Sola.

«La rinascita argentina dipende dal recupero delle fonti spirituali della nazionalità e circostanze uniche ci daranno questa opportunità. Il pontificato di Francesco può illuminare un percorso, se siamo disposti a seguire le orme che hanno lasciato i nostri migliori uomini e donne del passato», aggiungono i sindacalisti che, di fronte ai dubbi sulla supposta santità di Evita, rispondono con sicurezza: «Abbiamo una marea di testimonianze di persone che hanno pregato Evita e poi hanno visto realizzati i loro ex voto, le porteremo tutte in Vaticano come prove», ha garantito Piumato a Radio Fm Futurock. Staremo a vedere cosa farà Francesco, di sicuro c'è che, seppur in modo informale, la richiesta della Cgt era già arrivata prima di mercoledì (sempre tramite il cardinal Poli) al Santo Padre che, dal 2017, ha introdotto un nuovo motivo per iniziare il processo di beatificazione di chi «con l'intenzione di seguire il Signore e spinto dalla carità ha offerto eroicamente la sua vita per il prossimo, accettando liberamente e volontariamente una morte certa e prematura». Secondo la mistica peronista Evita calza a pennello in questa descrizione e chissà mai che insieme alla Pachamama, la «Madre Terra», un giorno vedremo anche lei sugli altari delle nostre chiese. Contemporaneamente a questa richiesta che attiene al «sacro» del peronismo, il neopresidente Fernández si scaglia invece contro il «profano», ovvero Topolino, Wile e Coyote e Bugs Bunny, simboli a suo dire di un capitalismo individualista e da rifondare, scatenando reazioni tra il serio e il faceto e l'ironia del web. Occasione della sua fatwa contro i cartoni un convegno dal titolo emblematico «Cultura, politica e capitalismo decadente» al quale partecipava anche l'ex presidente uruguayano Mujica. Un Alberto politicamente spietato ha preso di mira soprattutto Bugs Bunny, il coniglio fortunato della Disney: «Avete mai visto un truffatore più grande di lui? È stato il modello manipolatore di molti bambini, di molte generazioni.

Un esempio di promozione dell'individualismo che schiaccia l'altro, schiaccia chi ha più bisogno». Insomma i cartoni di Disney criminali perché bieco strumento di un capitalismo decadente e manipolatore ed Evita santa subito, sono questi gli ultimi due pilastri politici della nuova Argentina peronista/kirchnerista.

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