Expo, Matteo Renzi: "Anno felix, possiamo correre"

Il presidente del Consiglio all'Expo delle Idee: "Questa manifestazione rispecchia l'identità italiana"

Expo, Matteo Renzi: "Anno felix, possiamo correre"

Fino a poco tempo fa l'associazione di idee per l'Expo era "scandalo". Ora non più, ma "non basta: non ci accontentiamo di aver cancellato la parola scandalo. Se siamo bravi nei giorni che mancano all'Expo, trasformiamo la parola chiave di Expo in identità". L'evento sarà "la cartina di tornasole delle ambizioni dell'Italia". Il premier Matteo Renzi si rivolge così alla platea dell' Expo delle Idee, all'Hangar Bicocca di Milano, cinque ore dopo l'applauditissimo videomessaggio di papa Francesco. "Expo Milano 2015non sarà solo una fiera, ma un'occasione per combattere le ingiustizie", ha detto ancora Renzi. "Se la politica rinuncia a combattere le ingiustizie non è più politica". E ancora: "C'è un pezzo della nostra economia che non ha paura della competizione internazionale. Non è solo quella agroalimentare, ma anche quella dell'innovazione, della tecnologia e del macchinari. La condizione è che si esca dalla melina del continuare a pensare che siano altri a risolvere i problemi - ha aggiunto - Il 2015 per l'Italia è un anno felix, che non vuole dire solo felice ma anche fertile. Qualcosa finalmente si muove dall'Europa e la conseguenza di questo è che il rapporto tra euro e dollaro è tornato alla normalità. Se a questo si aggiunge il crollo del prezzo del petrolio e le nostre scelte politiche, si capisce che questo sarà un anno felix, che non vuol dire semplicemente felice, ma fertile" ,un anno in cui "ci sono tutte le condizioni per tornare a correre".

"Se l’Italia è come deve essere non ce n’è per nessuno. Nel mondo possiamo giocare la partita con tutti" , ha aggiunto il premier. "L’Italia è in condizioni di competere e se l’Italia fa l’Italia per bene non ce n’è per nessuno". Per il premier l’Expo "dovrà essere associato nei prossimi anni alla parola identità e sarà una cartina tornasole. Indentità - ha proseguito - sarà la parola chiave dei prossimi anni. Oggi viene usata a sproposito e fa paura. Ma identità è il senso profondo di ciò che l’Italia è. L’Italia non è un Paese rannicchiato nella paura, come ci hanno fatto credere per anni a condizioni che si esca dal rituale e noiosa melina di aspettare che siano altri a risolverci i problemi".

Nei primi passaggi del suo discorso, il presidente del Consiglio ha ringraziato anche tutte le persone che si sono impegnati per la riuscita dell'Esposizione

universale: dal commissario unico Giuseppe Sala all'attuale sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, fino al presidente di Anac, Raffaele Cantone. E anche Letizia Moratti "per il suo impegno nell'assegnazione dell'Expo a Milano".

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