Trieste. La fabbrica dei sogni sta a Trieste dove da vent'anni si svolge ITS Contest, uno di più importanti concorsi al mondo per nuovi talenti di moda, immagine e creatività. «I nostri finalisti che vivono in Europa trovano lavoro nel giro di tre settimane» dice Barbara Franchin, anima e ideatrice di ITS che è l'acronimo di International Talent Support ma anche di Italia e Trieste. Rossa e forte come una Piccarda dantesca, la signora è oggi presidente e direttore artistico della Fondazione ITS ma ha iniziato giovanissima a fare questo suo bellissimo lavoro di scouting e lancio di nuove promesse creando Mittelmoda, un contest che per otto anni ha portato a Gorizia decine di emergenti per cui organizzava sfilate e workshop. «In realtà volevo di più racconta sognavo di offrire un porto libero per creativi e pensatori, un luogo sicuro per chi ha bisogno di scambi e opportunità. Così quando nel 2001 ho incontrato Renzo Rosso gli ho chiesto di dare ossa e muscoli a questi pensieri e lui l'ha fatto pen anni trascinando con sé aziende come YKK (il colosso giapponese che produce accessori da chiusura tipo fibbie e zip ndr) e tanti altri sponsor».
Tutto questo ha prodotto una marea di materiale inedito e in molti casi preziosissimo perché da ITS sono usciti grandi nomi del fashion system internazionale come Demna (talentuoso direttore creativo di Balenciaga), Matthieu Blazy (il nuovo genietto di Bottega Veneta), Richard Quinn (il primo stilista a ricevere il premio per il design istituito da Elisabetta II nel 2018) e Nicholas Di Felice (l'adorabile italo belga che disegna Courreges). In più ci sono fotografi e video artisti entrati poi nella leggenda per cui i loro lavori d'esordio hanno raggiunto quotazioni altissime. Infatti per partecipare a ITS Contest bisogna prima iscriversi entro le date stabilite (quest'anno dal 10 maggio al 10 settembre) poi inviare un portfolio e, se si entra nella rosa dei 20 finalisti, il progetto realizzato.
«Ogni domanda è un pezzo di sogno che man mano prende forma» spiega Barbara che con il suo team (35 persone dall'entusiasmo contagioso) ha raccolto 14.359 portfoli, 1.089 abiti, 163 accessori, 118 gioielli e oltre 700 opere fotografiche. «Oggi tutto questo diventa il primo museo della moda contemporanea in Italia, il primo al mondo dedicato alla creatività degli esordienti» ha detto Lucia Bergonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura inaugurando ufficialmente la mostra «The first exibition 20 years of contemporary fashion evolution» curata dal mitico Olivier Saillard e in scena fino a febbraio 2024. «Sapevo che avrei visto qualcosa di bello ma non mi aspettavo di emozionarmi tanto» ha confessato la Senatrice dopo il taglio del nastro. In effetti non si erano mai viste circa 100 opere prime così ben esposte in uno storico palazzo triestino (in via Cassa di Risparmio 10 a pochi passi da Piazza Unità d'Italia) oggi sede della Fondazione ITS. Con l'occasione sono stati presentati progetti e finalità di ITS Arcademy (una crasi tra Arca, Archivio e Accademy) che è la famosa fabbrica dei sogni.
I prossimi finalisti saranno ospitati per una settimana a Trieste dove seguiranno workshop e incontri con esperti e addetti ai lavori. Poi ci sarà ogni anno una mostra (nel 2024 sarà curata da Saillard con Emanuele Coccia, il filosofo che sta scrivendo un libro con Alessandro Michele) per cui ci si aspetta di raggiungere in un quinquennio i 50 mila visitatori. Si pensa anche a un albergo e a uno shop rifornito con prodotti e manufatti di vincitori e finalisti.
Oltre ai finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia, Promo Turismo FVG, Fondazione CRT Trieste, Assicurazioni Generali, Illy e di sponsor come Swatch, Luxoctica Essilor, Lotto e Vogue Eyewear, sono già cominciate attività per l'auto finanziamento come i seminari sulla creatività aperti al pubblico dai 9 ai 90 anni. Quando un sogno diventa realta'.
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