Fare "coming out" dal pulpito inutile spettacolo del privato

Fare "coming out" dal pulpito inutile spettacolo del privato

Padre Gregory Greiten, parroco cattolico di Santa Bernardetta a Milwaukee, città industriale del Wisconsin dove si fabbricano le Harley Davidson, ha fatto il giro del mondo senza muoversi dalla canonica. «Sono gay ha detto a messa un paio di domeniche fa e non ho intenzione di lasciare il sacerdozio». Le cronache dal Midwest riferiscono che i fedeli non si aspettavano un'uscita simile dal pulpito, ma sono scoppiati in un applauso indulgente. Il parroco si è poi raccontato a giornali e tv. «Finalmente mi libero dalle catene della vergogna che mi sono state imposte in giovane età», ha detto al National Catholic Reporter, quindicinale legato all'ala più liberal della Chiesa americana, che nel 2015 proclamò «persone dell'anno» una coppia di omosessuali cattolici di Louisville con due figli, assidui frequentatori della chiesa cittadina di Nostra Signora di Lourdes.

Non si discute il rispetto e la comprensione per il travaglio personale di padre Greiten. Il prete ha raccontato che in seminario gli fu insegnato che «l'omosessualità è qualcosa che non si deve rivelare e dev'essere punita». Punita magari no, ma il silenzio è opportuno e lo sarebbe stato anche in questo caso. La Chiesa invita a evitare discriminazioni e condanna gli atti omosessuali: è scritto nel Catechismo approvato da Joseph Ratzinger. Anche le famose parole dette da Papa Francesco in aereo («Se una persona gay cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?»), non suonano come un via libera ai matrimoni gay ma come attenzione a una faccenda molto personale. Il vescovo di Milwaukee, monsignor Jerome Listecki, ha detto di «supportare padre Greiten nel suo percorso. Come insegna la Chiesa, chi ha un'attrazione per persone dello stesso sesso va trattato con comprensione e compassione».

Il coming out però è una questione non di dottrina, ma di opportunità. Ora padre Greiten non è più il parroco di prima: è una bandiera e un militante arcobaleno. Chi andrà a messa da lui penserà meno a Gesù e più alle faccende private del prete e alle sue denunce. «Chi aveva amicizie particolari veniva espulso dal seminario», ha denunciato il parroco. Per fortuna, perché altrove i problemi sono scoppiati dopo. Secondo lui i superiori volevano forzarlo a vivere «una vita da uomo eterosessuale». Sbagliato: anche i preti che vanno a donne danno scandalo.

I superiori gli avranno spiegato che il prete dev'essere prima di tutto un uomo di Dio. Deve rispettare il celibato e, secondo le parole di Gesù, evitare gli scandali. Sul resto se la vedrà con il confessore. E quando sarà il momento, con l'unico che lo potrà giudicare.

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