Fase 3, alta tensione tra Conte e Franceschini sugli Stati generali

Il ministro dei Beni culturali avrebbe chiesto al premier spiegazioni su un'iniziativa che "non era stata condivisa" e che "ha sorpreso tutti". Ora interviene anche la Bellanova

Fase 3, alta tensione tra Conte e Franceschini sugli Stati generali

Il governo non trova pace e continua a traballare a causa dei continui litigi che mettono a repentaglio la già precaria stabilità della maggioranza. L'ultimo scontro - che viene definito molto acceso - avrebbe visto protagonisti Giuseppe Conte e Dario Franceschini per quanto riguarda gli Stati generali. Stando a quanto riferito da alcune fonti della maggioranza all'Adnkronos al termine del vertice tra il presidente del Consiglio e i ministri Roberto Gualtieri (Economia) e Stefano Patuanelli (Sviluppo economico), il capodelegazione del Partito democratico avrebbe chiesto spiegazioni al premier su un'iniziativa che "non era stata condivisa" e che "ha sorpreso tutti". Un tema che avrebbe occupato la gran parte della discussione.

Viene riferito che sulla questione sarebbe intervenuta Teresa Bellanova in prima persona, facendo un richiamo alla concretezza ai colleghi dell'esecutivo giallorosso: considerando che ormai l'annuncio è stato fatto e ha creato pure delle aspettative, l'intento sarebbe quello di arrivare al confronto con le parti sociali "con dei contenuti e priorità condivise". Anche perché è sottinteso che dire Stati generali significa avviare una serie di discorsi e trovare infine una strategia e delle azioni da presentare in maniera definita alla platea degli interlocutori: "Qui abbiamo solo un titolo, riempiamolo di contenuti".

L'intervento della Bellanova

Pertanto il ministro delle Politiche agricole avrebbe ribadito l'invito a fare uno sforzo per trovare una "sintesi" visto che nella maggioranza sono evidenti le diverse sensibilità su alcune "questioni essenziali e punti prioritari condivisi". Il rischio, qualora non si dovesse arrivare a convergere verso una soluzione comune, sarebbe quello di non riuscire a offrire risposte concrete alle parti sociali. Il che inevitabilmente potrebbe provocare uno stato di rabbia generale.

La medesima tesi è sostenuta a gran voce dal Movimento 5 Stelle: Laura Castelli, il viceministro al Mef che ha sostituito il capodelegazione Alfonso Bonafede poiché assente, avrebbe lanciato un appello all'impegno per tentare di trasformare questa situazione in una vera e propria opportunità per il Paese.

L'evento non si terrà nella giornata di lunedì ma probabilmente verso la metà della prossima settimana (si parla di mercoledì, mentre fonti del Ministero dell'Economia dicono giovedì) e potrebbe tenersi a Villa Doria Pamphili, anche se va precisato che la data e la location non sono stati ancora ufficializzati. Contrariamente a quanto detto nelle ultime ore dai vari rumors circolati nelle ultime ore, non dovrebbe essere presente Mario Draghi, l'ex presidente della Banca centrale europea.

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