FdI stacca il Pd e il centrodestra vola: per la sinistra si mette malissimo

Fratelli d'Italia raggiunge il 25,8% mentre il Partito democratico scende al 21,4%. Il centrodestra continua a salire: la sinistra non supera il 28,8%

FdI stacca il Pd e il centrodestra vola: per la sinistra si mette malissimo

L'ultimo sondaggio di Swg per La7 mette in evidenza un cambiamento di rilievo nello scenario politico italiano: Fratelli d'Italia stacca notevolmente il Partito democratico e si avvicina alla soglia del 26%. Continuano ad arrivare pessime notizie per l'ammucchiata di sinistra, che domenica 25 settembre rischia di subire una vera e propria disfatta elettorale. Il centrodestra, se i numeri venissero confermati, avrebbe invece l'opportunità di guidare il Paese per i prossimi cinque anni.

FdI stacca il Pd

Nell'ultima settimana Fratelli d'Italia si è resa protagonista di un trend assai positivo: il partito di Giorgia Meloni guadagna l'1% e sale al 25,8%. Invece il Partito democratico di Enrico Letta è costretto a rincorrere: in sette giorni perde lo 0,9% e si ferma al 21,4%. Il divario tra i due principali partiti si fa sempre più grande. Al terzo posto si trova la Lega: il Carroccio cala dello 0,4% e va al 12,1%.

A tallonare il partito di Matteo Salvini è il Movimento 5 Stelle, che nell'arco di una settimana raccoglie lo 0,3% e si porta al all'11,9%. Segue poi il Terzo Polo di Azione e Italia Viva al 7,2%, in aumento dello 0,4%. Poco distante Forza Italia al 6,7%, in flessione dello 0,3%. Hanno buone possibilità di entrare in Parlamento sia Verdi-Sinistra italiana (4,2%, in crescita dello 0,2%) sia Italexit di Gianluigi Paragone (3,1%, in calo dello 0,3%).

Al contrario c'è chi rischia di non riuscire a superare la soglia di sbarramento: tra questi vi sono +Europa di Emma Bonino all'1,9% (+0,4%), Noi moderati all'1,5% (-0,1%), Impegno civico di Luigi Di Maio all'1,3% (+0,1%) e Unione popolare di Luigi De Magistris all'1,2% (+0,3%). Le altre liste hanno un peso dell'1,7%, in discesa dello 0,7%. Il 39% preferisce non esprimersi.

Quanto alla propensione a recarsi alle urne, il 62% ha già deciso che andrà a votare; il 31% non ha ancora deciso se prenderà o meno parte alla consultazione; il restante 7% è convinto che diserterà il voto. Interessante il dato relativo a quando gli elettori pensano di scegliere il partito da sostenere: il 50% ha già preso una decisione; il 31% maturerà una scelta nelle prossime settimane; il 19% deciderà all'ultimo momento.

Le coalizioni

Il quadro delle coalizioni non lascia spazio a libere interpretazioni: il centrodestra continua a incrementare consensi e aumenta il vantaggio rispetto agli avversari. Nello specifico l'alleanza tra Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi moderati ottiene un +0,2% e vola al 46,1%. Ben distante l'ammucchiata rossa di Pd, Verdi-Sinistra italiana, +Europa e Impegno civico: l'accozzaglia di sinistra lascia per strada lo 0,2% delle preferenze e non va oltre il 28,8%.

Il gradimento nei leader

Infine agli intervistati è stato chiesto di esprimersi in merito al loro gradimento nei principali leader della scena politica italiana. Questa la classifica delle percentuali molta+abbastanza fiducia al netto delle non risposte: Giorgia Meloni (30), Giuseppe Conte (23), Enrico Letta (22), Matteo Salvini (22), Silvio Berlusconi (17) e Carlo Calenda (15).

Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da SWG s.p.a.;
b) Committente La7 s.p.a.

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c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Totale contatti: 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia (4.702 non rispondenti);
e) Interviste effettuate nel periodo tra il 31 agosto e il 5 settembre 2022 con meotodo cati-cami-cawi;
f) Il sondaggio è disponibile qui.

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