Alla fine Apple si scusa (con sconti su batterie e aggiornamenti rapidi)

In una lettera il mea culpa di Cupertino Il danno d'immagine e il rischio di cause

Alla fine Apple si scusa (con sconti su batterie e aggiornamenti rapidi)

Alla fine Apple fa mea culpa. Ed è la seconda volta in un mese (sistema operativo Mac). Beccata a rallentare via software le performance degli iPhone più vecchi (ma non vecchissimi) senza comunicarlo in maniera chiara a chi li aveva comprati, Apple ha prima confermato di averlo fatto e poi si è scusata, cercando di fugare i dubbi su quelle che potevano essere le reali intenzioni di questa operazione: «Non abbiamo e non faremo mai qualcosa per accorciare volontariamente la vita dei nostri prodotti», ha scritto la compagnia in una lettera pubblicata sul sito apple.com. Una mossa a sorpresa per un'azienda decisamente restia a tornare sui suoi passi.

Le scuse seguono le otto azioni legali (una in un tribunale israeliano) avviate contro Apple per il rallentamento degli iPhone e l'ondata di critiche piovuta sulla società, accusata dai suoi clienti di averli traditi. Per recuperare, la società annuncia un taglio dei prezzi delle batterie (sconto di 60 euro per la sostituzione per un prezzo finale di 29 euro) e la diffusione di un aggiornamento iOS nel 2018 con il quale i clienti potranno controllare facilmente lo stato di salute delle batterie dei loro dispositivi.

Nei giorni scorsi, sul portale Reddit.it alcuni utenti avevano sollevato la questione relativa a rallentamenti inspiegabili dell'iPhone. Dopo alcuni test, era emerso che a perdere prestazioni erano gli smartphone con batterie più vecchie e meno performanti. Alla luce dei risultati postati dagli utenti, Apple aveva ammesso di aver inserito in iOS una funzione che rallenta i telefoni, impostando una differente gestione energetica in presenza di una batteria non più ottimale. Secondo i clienti, oggi riuniti in alcune class action negli Stati Uniti, questa mossa avrebbe spinto molti utenti a sostituire non il componente invecchiato, bensì lo smartphone con uno nuovo di zecca. Post sui social network avevano, inioltre contribuito a rafforzare il luogo comune secondo cui le nuove versioni di iOS sarebbero pensate appositamente per rallentare gli iPhone più vecchi, in modo da incentivare l'acquisto di modelli più recenti, la cosiddetta «obsolescenza programmata».

Davanti alla quantità crescente di critiche e ad alcune cause legali avviate negli Stati Uniti, Apple ha preferito rispondere con la lettera pubblicata nel tardo pomeriggio di giovedì 28 dicembre. L'azienda parte dal presupposto che la batteria è il componente più soggetto a usura dell'intero telefono ed è dunque la parte più delicata. I continui cicli di carica e scarica e l'uso stesso dello smartphone portano i composti chimici della batteria a rovinarsi, rendendola meno stabile e soprattutto meno efficiente.

In passato non sono stati molti i casi in cui Apple ha deciso di porgere le proprie scuse ai consumatori. Nel 2010 Steve Jobbs si scusò per alcuni problemi di ricezione dell'iPhone 4, mentre Tim Cook, che appare più propenso alle scuse pubbliche, nel 2012 aveva risposto ai clienti che si lamentavano dell'applicazione Maps con una lettera aperta.

Con le scuse ufficiali Apple si augura di poter voltare pagine e concludere un 2017 da fatturato record. L'anno fiscale 2017 si è chiuso, infatti, con ricavi per 229,2 miliardi di dollari su un utile operativo di 61,3 miliardi, sopra i target fissati dalla società di 225,2 miliardi per le vendite e i 57,9 per gli utili.

Il superamento degli obiettivi stabiliti dal consiglio di amministrazione consente ad Apple di aumentare il compenso del suo amministratore delegato. Nonostante il recente incidente di percorso Tim Cook porta a casa per il 2017 un compenso da 102 milioni di dollari, il 74 per cento in più rispetto all'anno scorso.

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