Primo atto del governo Draghi, il confronto con i sindacati. A un giorno dal giuramento, il ministro del Lavoro Andrea Orlando (nella foto) ha convocato le associazioni dei lavoratori. Vertice domenicale, per discutere di ammortizzatori e di proroga dello stop ai licenziamenti.
Il 31 marzo scade l'ultima proroga e quel giorno rischia di diventare la data di avvio di un'emergenza sociale.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri chiedono non solo di mantenere il divieto di licenziare finché resterà lo stato di emergenza, ma anche di mantenere la Cassa integrazione Covid, che è a spese dello Stato. Nel tempo in cui i lavoratori resteranno protetti, occorrerà fare l'attesa riforma degli ammortizzatori sociali, che i sindacati vogliono nel segno dell'universalità. Da parte del governo c'è una maggiore attenzione a misure di welfare to work, cioè ammortizzatori universali, ma finalizzati al reimpiego.
A fine mese governo e sindacati si rivedranno per discuterne. Capitolo delicato quello degli ammortizzatori, perché lambisce la riforma del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza. In ballo c'è anche la sorte dell'Anpal, l'agenzia che gestisce il reddito, e dei navigator e una misura che il M5s ancora difende.
Con la convocazione domenicale, Orlando ha voluto dare un segnale ai sindacati e alla maggioranza. Il segno che il governo Draghi farà concertazione, cioè applicherà il metodo di confronto continuo con i sindacati che era stato inaugurato da un altro premier tecnico: Carlo Azeglio Ciampi.
I sindacati hanno da subito apprezzato le prime mosse di Orlando. La leader della Cisl Annamaria Furlan lo ha salutato come «un ottimo politico», conosciuto da molto tempo. «Penso - ha detto - si possa lavorare assolutamente bene assieme». Anche Maurizio Landini, leader della Cgil, conosce bene il ministro dem. E ieri gli ha ribadito la priorità della sua confederazione: la lotta alla precarietà del lavoro.
I leader sindacali hanno ripetuto a Orlando le priorità già indicate al premier durante l'incontro voluto dallo stesso Mario Draghi.
«L'emergenza da affrontare subito è il blocco dei licenziamenti e la proroga degli ammortizzatori sociali. Così come urgenti sono i temi del lavoro al Sud e del lavoro per i giovani e per le donne.
Poi c'è il nodo delle politiche attive del lavoro, questione che «va correlata anche al Recovery Fund», ha sintetizzato il segretario de Uil, Pierpaolo Bombardieri. Il ministro del Lavoro in serata via Facebook ha confermato che presenterà entro il mese di febbraio la proposta di riforma degli ammortizzatori sociali e che lo sforzo del governo si concentrerà su giovani e donne.
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