"Dovevo intervenire alla Leopolda ma mi hanno rifiutato la parola": è questa l'accusa con cui il segretario della Fiom fiorentina, Daniele Calosi, punta il dito contro l'organizzazione della convention.
"Avevo chiesto di intervenire sul sito della Leopolda 5, la mia richiesta era stata accettata, ma avrei dovuto mandare l'intervento scritto - denuncia Calosi - Mi sono rifiutato e alla fine non mi hanno fatto intervenire."
Una decisione di cui non sono ancora chiari i motivi ufficiali: "Avrei semplicemente spiegato che noi siamo scesi in piazza contro la riforma del mercato del lavoro e la manovra. Non mi dispiace più di tanto, mi conferma solo la capacità di ascolto delle persone che ha questo Governo".
Dall'organizzazione della kermesse renziana replicano puntualizzando che Calosi è stato il solo a non inviare il titolo del suo intervento e che mentre andava in scena questo equivoco Renzi stava incontrando i delegati sindacali della Ast di Terni.
Nel pomeriggi Calosi ha chiarito la propria posizione in un'intervista all'Huffington Post: definendo la Leopolda "una farsa", il segretario fiorentino della Fiom ha commentato così il rifiuto con cui è stato tenuto lontano dal palco: "Se
questo è un luogo di confronto democratico, come ci è stato detto ieri mentre ero in piazza a Roma, mi pare che qui si voglia evitarlo il confronto. Non chiedo applausi, avrei parlato dei drammi di quella piazza."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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