Fitto contro le cifre di Ruffini sulla Zona unica speciale

Il ministro: "Bisogna verificare"

Fitto contro le cifre di Ruffini sulla Zona unica speciale
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Tengono banco le polemiche sulla Zes e sull'autonomia differenziata ma il governo non è disposto a retrocedere di un millimetro. Del resto entrambi gli obiettivi sono alla portata dell'esecutivo. Rispetto alla Zona unica speciale per il Sud, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (foto) ha fotografato il buon esito della riunione conclusiva del gruppo tecnico. La stessa che «ha consentito di individuare le filiere strategiche per lo sviluppo della Zona, selezionando gli ambiti produttivi già presenti nel Mezzogiorno e quelli che hanno più opportunità di crescita», ha scritto il capo di dicastero sui social network. Adesso si attende la relazione di monitoraggio sulle precedenti otto Zone economiche speciali. Un altro strumento principe per apportare miglioramenti significativi e non solo. Resta aperta la questione relativa al credito d'imposta. Per il ministero delle Politiche europee, la vicenda è molto chiara. Il ministro Raffaele Fitto domanda all'Agenzia delle entrate di intervenire «affinché l'agevolazione fiscale per le imprese sia in linea con l'ambizione della misura varata dal governo». E questo perché quanto predisposto dall'ente guidato da Ernesto Maria Ruffini innesta percentuali diverse rispetto a quelle annunciate dall'esecutivo. Fitto ha rivendicato quanto messo in campo dal governo Meloni per il Sud. E sulla discrepanza tra quanto previsto dall'esecutivo e quanto calcolato dall'Agenzia delle entrate, ha spiegato: «Occorre a questo punto capire se tale dato è il frutto in parte dell'applicazione del criterio della prenotazione, e dunque è sovrastimato, oppure se rappresenta un ammontare di investimenti effettivi». E ancora: «Questa valutazione richiede un lavoro dettagliato che si sta già svolgendo ma che avremmo potuto anticipare, se solo il direttore dell'Agenzia delle entrate avesse condiviso i dati e le valutazioni prima di adottare il provvedimento. Un provvedimento che non condivido, lo ritengo sbagliato». La sensazione è che tra qualche giorno gli elementi in campo saranno allineati. Anche perché la differenza non è di poco conto: gli sgravi non sarebbero più del 60% o del 40% ma del 10% o dell'8%.

Sull'Autonomia differenziata, ancora, va segnalata la posizione del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che ha domandato una moratoria.

Una richiesta che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sin da subito definito «legittima». Ma ieri è stata anche la giornata della presentazione del Piano Mattei nelle commissioni riunite di Esteri e Difesa. ll piano è stato sciorinato dal consigliere diplomatico della premier Fabrizio Saggio.

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