Fondi russi alla Lega, l'audio incriminato era già nella mani dei pm

I russi avrebbero versato del denaro per finanziare la campagna elettorale della Lega, in vista delle ultime elezioni europee. È questa l'ipotesi su cui indaga la procura di Milano, dopo le rivelazioni di febbraio dell'Espresso e quelle più recenti del sito americano Buzzfeed. Secondo le due testate, il rappresentante della Lega a Mosca, Gianluca Savoini, avrebbe intrattenuto rapporti con alcuni funziari russi, per accordarsi su un presunto finanziamento a favore del Carroccio.

Oggi, dopo le indagini giornalistiche, anche la procura ha aperto un'inchiesta, per accertare i fatti, ma sembra che l'audio condiviso da Buzzfeed fosse già noto agli inquirenti. Non è chiaro se i pm l'avessero trovato durante la loro indagine, iniziata dopo le dichiarazioni dell'Espresso, o se qualcuno glielo abbia consegnato. Le registrazioni proverebbero un incontro del 18 ottobre scorso a Mosca, tra Savoini e alcuni uomini russi, con il presunto intento di negoziare un accordo finanziario da 1,5 milioni di dollari, nell'ambito della compravendita di petrolio, il cui ricavato sarebbe finito alla Lega. L'ipotesi formulata dalla procura è di corruzione internazionale.

Tutte ipotesi da verificare, soprattutto per i punti ancora poco chiari della vicenda. Lo stesso sito che aveva rivelato l'audio, infatti, ha ammesso di non avere la certezza che l'accordo sia andato in porto, dato che dalle registrazioni non emergerebbe questo epilogo.

Sulla vicenda, Matteo Salvini ha commentato: "Io da Mosca ho sempre portato a casa solo Matrioske, Masha e orso per

mia figlia, chiunque dice il contrario mente. Siamo scomodi, è evidente, siamo indagati e intercettati e processati non solo in Italia". Ribadita la fiducia al vicepremier anche dal presidente del Cosiglio, Giuseppe Conte.