La sonora sconfitta rimediata da Movimento 5 Stelle e Partito democratico ha provocato molteplici reazioni. La più netta è sicuramente quella dei pentastellati, che subito dopo le prime proiezioni hanno annunciato il totale fallimento del laboratorio giallorosso in occasione delle elezioni Regionali in Umbria: "Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al governo con un’altra forza politica - che sia la Lega o che sia il Pd - sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle". Parole chiare che sanno di riflessioni negative circa una medesima alleanza il 26 gennaio in Emilia-Romagna.
"Avanti insieme"
Ma Dario Franceschini, ministro dem dei Beni culturali, non ci sta e sul proprio profilo Twitter si rivolge a tutti i suoi alleati in campo: "Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali". Nella lista delle priorità al primo posto figura sempre l'obiettivo di fermare "l'onda di destra", che a suo giudizio andrebbe arginata mediante "il buon governo e con l'allargamento e l'apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci".
html" data-ga4-click-event-target="internal">Matteo Renzi, che mantiene la sua posizione iniziale contraria: "In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un'idea condivisa, tra 5 stelle e Pd". Il fondatore di Italia Viva ha anche confessato di non aver capito "la genialata di fare una foto di gruppo all'ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali".Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali.. L’onda di destra si ferma con il buon governo e con l’allargamento e l’apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci.
— Dario Franceschini (@dariofrance) October 28, 2019
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