Il vicepresidente Luigi Di Maio ha affermato che l'arrivo dei migranti in Italia è colpa del "franco CFA" (Comunità finanziaria africana). Ed ha accusato la Francia di "non aver mai smesso di colonizzare l'Africa" e di "stampare una propria moneta, il franco delle colonie, con cui finanzia il debito pubblico francese". La stessa tesi è stata suffragata da Alessandro Di Battista, nel salotto tv di Fabio Fazio, su Raiuno. La sparata non è passata inosservata e il governo francese ha convocato l'ambasciatrice italiana a Parigi per avere i necessari chiarimenti.
La polemica divampa anche in Italia, co il Pd che chiede una spiegazione ufficiale da parte della Farnesina. "Le dissennate dichiarazioni di Di Maio - affermano in una nota il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci ed il capogruppo dem in Commissione Esteri Alessandro Alfieri - rischiano di aprire una guerra diplomatica con un Paese storicamente alleato e nostro vicino. Domani alla coneferenza dei capigruppo, il Pd chiederà l'immediata convocazione in aula del ministro degli Esteri Moavero, del tutto scomparso in questa fase. Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio".
Ma che cos'è il franco Cfa? Introdotto nel 1945 nelle colonie francesi dell’Africa occidentale, oggi è utilizzato da quattordici paesi dell’Africa occidentale e centrale. A gestirla è la Banca centrale francese, con un cambio fisso stabilito con l’euro. Questa stabilità evita pericolose oscillazioni monetarie e aiuta gli scambi non solo con la Francia ma con tutta l'Ue. I detrattori sostengono invece che il franco Cfa sia anche un freno allo sviluppo dei paesi che lo utilizzano e al contempo uno strumento di controllo da parte della Francia.
E il problema, sollevato da Di Maio e Di Battista, delle riserve di valuta estera che devono essere obbligatoriamente depositate sui conti della Banca centrale francese? Stiamo parlando di cifre che, nel complesso, sono
contenute (riferite ai bilanci di diversi Stati): a fronte di 7 mila miliardi di franchi CFA (circa 10 miliardi di euro) i guadagni sono tali da ricompensare gli interessi (0,5%) sul debito pubblico francese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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