Non c'è solo la frase sugli anziani e sulle persone affette da sindrome di Down a imbarazzere il portavoce del premier Rocco Casalino. Infatti, nella lezione che ha tenuto ai ragazzi del corso di giornalismo della provincia di Milano nel 2004, c'è un'altra dichiarazione rilasciata dall'ex concorrente del Grande Fratello che ha scatenato la bufera.
Parlando della banalità del male, Casalino dice: "Bush parla di Bene contro il Male e semplifica un paese come l’Iraq che ha una complessità storica. Lo può fare perché siamo abituati alla semplificazione. Un periodo come la Seconda guerra mondiale siamo abituati a semplificarlo come “Hitler=Male” e “Ebrei=poveretti”, e basta, senza comprendere la complessità storica che ha portato i tedeschi a odiare gli ebrei e poi incenerirli, per quanto ingiusto".
E ancora: "Però c’è sempre una complessità, dobbiamo sempre capire che la storia è fatta di uomini identici a noi: se provano determinati sentimenti li possiamo provare anche noi e se non li proviamo è solo perché non siamo in quel contesto storico e sociale". Insomma, Casalino espone una particolare teoria giustificazionista. E poi aggiunge un ricordo personale: "Quando abitavo in Puglia sentivo Bossi contro gli extracomunitari pensavo che fosse razzista. Adesso vivo a Milano dove ci sono 450 extracomunitari che sputano e urlano.
La prima cosa che faccio, ora che ho i soldi, è prendermi una casa a Brera dove di extracomunitari non ce ne sono. È facile fare il non razzista, poi chi li subisce gli zingari e gli altri sono le classi sociali più basse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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