Tra gli epiteti un po' buffi scelti per battezzare gli eventi climatici, quello appioppato all'ondata di calore che sta mettendo in ginocchio l'Italia e buona parte dell'Europa sembra quanto mai azzeccato. Caldo, siccità, incendi in un tremendo mix che sì, sa davvero di Apocalisse. Perché se la situazione sembra insostenibile, tutti gli elementi portano alla certezza che la situazione è destinata a peggiorare ancora.
BOLLINO ROSSO
Oggi 9 città da bollino rosso, domani saranno addirittura 14. Si boccheggia a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Domani si aggiungono anche Campobasso, Frosinone, Milano, Torino e Viterbo. Ma la morsa del caldo non si attenuerà almeno fino alla prossima settimana secondo le previsioni.
MONTAGNE IN ALLARME
Lo zero termico è arrivato a quote mai viste prima e domani sfiorerà i 5.000 metri. Il che significa che la montagna più alta d'Italia e d'Europa, il Monte Bianco con i suoi 4.810 metri, avrà una temperatura in vetta superiore allo zero. Ieri a mezzogiorno, sono registrati 4,1 gradi. A Punta Helbronner, dove arriva la funivia del Monte Bianco, 3.462 metri, alle 12 la temperatura era di 10,7 gradi. Sul Monte Rosa 2 gradi alle 8.30 del mattino a quota 4.554 metri. Alle 9 sulla Marmolada ce n'erano 9,1. Temperature mai viste anche in cima all'Adamello a 3.550 metri di quota, dove il ghiacciaio si è trasformato in un torrente.
SICCITÀ
A fronte di questa ondata di calore, la siccità mette in crisi il Paese. «Purtroppo siamo arrivati a un tale livello che sta finendo l'acqua per l'agricoltura», ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana. «I laghi Maggiore, Garda e di Como hanno riserve d'acqua che consentiranno l'utilizzo per le attività agricole ancora per qualche giorno. Se non pioverà sarà difficile reperire risorse idriche», ha aggiunto. Coldiretti stima cali di circa un terzo per le produzioni di orzo, frumento e riso e di quasi il 50% per foraggi e mais con conseguente calo anche della produzione di latte. Corsa contro il tempo per la raccolta dei pomodori: si rischia un crollo anche del 30%.
ALLERTA INCENDI
Niente pioggia e caldo record fanno rima con incendi. La situazione è molto grave in Friuli Venezia Giulia e Toscana ma sono state ben 15 ieri le richieste di intervento aereo anche in Campania, Lazio, Calabria Abruzzo, Puglia e Sicilia. Sul Carso si è sviluppato un maxi incendio con due distinti focolai, in provincia di Gorizia e al confine con la Slovenia. Disagi enormi alla circolazione con la chiusura dell'autostrada A4 dove si sono registrati anche 30km di coda e l'interruzione della linea ferroviaria. Caos anche in Toscana dove sono oltre 360 gli ettari di superficie boschiva andate a fuoco sulle colline di Massarosa, in provincia di Lucca, con le fiamme alimentate anche dal vento. Chiusa a più riprese la bretella autostradale Lucca-Viareggio, sospesa l'alta velocità ferroviaria tra Roma e Firenze. 40 piccoli roghi segnalati nella Capitale.
LONDRA
Ma la situazione è di emergenza anche all'estero. Per la prima volta nella storia le temperature del Regno Unito hanno superato i 40 gradi. A Heathrow, Ovest di Londra, registrati ieri 40,2 gradi, battuto il record di 38,7°C del 2019. Se già oggi la situazione dovrebbe tornare entro canoni più accettabili, anche qui è allarme per gli incendi vicino a Londra.
FRANCIA
Disagi anche in Francia, dove in 64 comuni è stato battuto il record di caldo assoluto, principalmente lungo la costa atlantica. Da giorni continuano a divampare diversi roghi che hanno portato all'evacuazione di decine di migliaia di persone specie nella zona della Gironda con centinaia di ettari di boschi e vegetazione,
SPAGNA
Sono almeno 60mila gli ettari di foreste distrutti invece in Spagna.
«È la peggiore emergenza antincendio da quando sono stati tenuti i registri», dicono le autorità. La situazione è particolarmente grave a Zamora, vicino al confine con il Portogallo, altro Paese colpito dagli incendi, e ad Avila, zona Nord Ovest di Madrid.
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