Si è autosospeso "per il bene del Pd". Almeno, questo è quello che va a dire in giro. L'ex capogruppo alla Regione Emilia Romagna Marco Monari, indagato nell’inchiesta giudiziaria sui rimborsi dei gruppi consiliari, ha deciso di lasciare il proprio partito per l'imbarazzo generato dalle registrazioni pubblicate nel fine settimana dalla stampa.
Monari si era dimesso da capogruppo lo scorso anno, quando uscirono le prime notizie su cene e trasferte in alberghi e ristoranti di lusso. Nei giorni scorsi era emersa la registrazione, fatta dall'ex Cinque Stelle Andrea Defranceschi e finita agli atti dell'inchiesta per peculato, di un incontro informale tra capigruppo nella sede della Regione, nel settembre 2012 quando uscirono le prime notizie sull’indagine. In questa chiacchierata Monari definiva i giornalisti "servi della gleba" e parlava con i colleghi dell’uso dei rimborsi. In quella occasione aveva attaccato anche Report e Milena Gabanelli. "Io guardare Report? - aveva detto - con quella troia della Gabanelli! Appena la vedo mi viene l’orchite".
Oggi l'addio al Partito democratico. "Penso che il Pd debba dedicarsi a quest’ultima settimana di campagna elettorale - ha commentato Monari - libero da ogni altra preoccupazione.
Conseguentemente, e assolutamente solo per questa ragione, ho deciso di sospendere la mia appartenenza al partito. Pur avendo già abbandonato ogni ruolo politico non sono certo indifferente al destino del partito alla cui nascita ho dedicato una parte importante del mio impegno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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