Gelo dopo la conferenza di Conte: ora è giallo sul video di Grillo

"Non possiamo dire nulla", dicono fonti vicine a Beppe Grillo. Silenzio sul blog, dove il padre putativo del Movimento intendeva postare un video

Gelo dopo la conferenza di Conte: ora è giallo sul video di Grillo

Dopo l'aut aut di Giuseppe Conte, che chiede a Beppe Grillo di fare un passo indietro da bravo "genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia",il mondo della politica attende la replica del padre putativo del Movimento CinqueStelle, messo con le spalle al muro dalle esternazioni del sedicente avvocato del popolo.

Da perfetta "prima donna", come ha sempre dimostrato di essere quando il governo del Paese era affidato alle sue direttive, Giuseppi pretende di essere protagonista unico ed esclusivo del partito, senza avere tra i piedi l'ingombrante presenza del comico genovese, in grado di far saltare i suoi piani verso un Movimento 2.0.

Tutto tace, al momento, su entrambi i fronti. "Non ci sono novità", dichiarano alcuni politici vicini all'ex presidente del Consiglio, come riportato da AdnKronos. Sul ring, nell'angolo di Grillo, invece, i suoi fedelissimi si sono trincerati dietro il più classico dei "no comment". Resta, tuttavia, il giallo sul contenuto di un video che il comico genovese avrebbe dovuto e voluto pubblicare proprio ieri sul suo blog, a poche ore di distanza dal tentativo di stanarlo da parte di Giuseppi. Probabile che il contenuto di tale video fosse esplicitamente polemico nei confronti dell'ex tanto amato Giuseppi, e che quindi alcuni uomini dell'entourage di Grillo gli abbiano consigliato di non reagire "a caldo", col rischio di scatenare un putiferio.

Il padre putativo del Movimento non avrebbe gradito le parole dell'ex premier, ed anzi sarebbe stato decisamente "fuori di sè" dalla rabbia. Secondo alcune fonti, il comico genovese aveva già deciso di tagliare i ponti col sedicente avvocato del popolo, preparandogli un benservito decisamente esplicito.

I grillini, nel pieno della disperazione per l'insanabile faida, tentano disperatamente di riavvicinare le parti, ma pare un'impresa titanica."Come nel multilateralismo vince sempre il dialogo, sono convinto che anche nel Movimento 5 Stelle vincerà il dialogo. Sono ottimista, troveremo una soluzione", ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi di Maio su SkyTg24 a margine del G20 di Matera.

Inutile nascondersi, la tensione è alta, come ha spiegato su Facebook anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà: "Dai momenti di difficoltà arrivano sempre grandi svolte e innovazioni. Beppe Grillo e Giuseppe Conte sono complementari. Sono due grandi personalità che fanno parte integralmente della storia del M5S".

Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia ha espresso la propria preoccupazione su Twitter, lamentandosi, tuttavia, del fatto che ora tutta l'attenzione sia catalizzata dallo scontro Grillo-Conte ma non ci sia alcuna traccia dello Statuto. Quello che sarebbe dovuto essere il principale protagonista della rinascita del Movimento non si è infatti ancora palesato:"Forse sarebbe opportuno fermarsi tutti un attimo e vedere le carte", ha auspicato Sibilia.

Secondo quanto annunciato da Giuseppi ieri, nella giornata di oggi le "carte" (cioè la

versione definitiva dello statuto) sarebbero dovute giungere sia a Grillo che a Crimi. Lo scontro titanico tra il comico genovese e l'ex premier, tuttavia, potrebbe essere la causa di un ulteriore posticipo.

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