Giachetti, il radicale in corsa per il Campidoglio

Radicale da sempre, tra i padri fondatori prima della Margherita e poi del Partito Democratico, candidato "on the road", ambientalista e strenuo assertore della non violenza

Giachetti, il radicale in corsa per il Campidoglio

Radicale da sempre, tra i padri fondatori prima della Margherita e poi del Partito Democratico, candidato "on the road", ambientalista e strenuo assertore della non violenza. Sarà Roberto Giachetti, da tutti conosciuto con il nomignolo di "Bobo", il candidato del centrosinistra per la corsa al Campidoglio nel tentativo di riconquistare la fiducia dei romani dopo la naufragata esperienza Marino. Cinquantacinque anni tra qualche giorno, Giachetti è buon conoscitore di Palazzo Senatorio, dove ha lavorato per due consiliature al fianco di Francesco Rutelli, prima come capo della segreteria e poi come capo di Gabinetto del sindaco. Nel 2001 arriva la prima elezione in Parlamento, come deputato della Margherita, poi confermata nel 2006 con l'Ulivo e nel 2008 con il neonato Pd, di cui è stato tra i più convinti fondatori tanto da proclamare uno sciopero della fame nel 2007 per chiedere l'assemblea costituente del partito. Protesta identica portata avanti numerose altre volte, per chiedere la modifica della legge elettorale o la nomina dei giudici della Consulta. Nel 2002 è salito su un piccolo piedistallo con la scritta "Monumento al deputato ignoto", imitando una statua per protestare contro la mancata nomina di 12 deputati ad oltre un anno dalle elezioni. Sempre attento all'ambiente ("Sono socio sostenitore di Legambiente da molti anni", scrive sul suo blog) e ai più deboli ("Ogni anno passo il Natale e l'ultimo dell'anno con i detenuti"), Giachetti, oggi vicepresidente della Camera e molto vicino al premier Matteo Renzi, è considerato uno dei massimi conoscitori dei regolamenti parlamentari, abilità maturata durante i tanti anni da segretario d'Aula.

Lo slogan che ha accompagnato la sua candidatura alle primarie del centrosinistra è stato "#TuttaRoma" a sottolineare l'impegno verso le periferie, girate in scooter durante le settimane di campagna elettorale. Decentramento, mobilità, eco-sostenibilità alcuni dei punti cardine del programma. "Se divento sindaco continuerò così: a stare per strada", la promessa del romano e romanista "Bobo".

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