Il giallo dell'estate dei progressisti: quel tesoretto nella cuccia del cane

Sepolti nella tenuta in Maremma 24mila euro in contanti. I padroni di casa e i carabinieri: refurtiva nascosta da ignoti

Il giallo dell'estate dei progressisti: quel tesoretto nella cuccia del cane

Sono 136 ettari in piena Maremma, CapalBio Fattoria, nel cuore del territorio più caro alla sinistra radical chic. In buona parte seminativo (vino e olio e confetture, venduti direttamente in loco oppure online) e poi un bel bosco, dove cavalli, galline, asini e bovini sono liberi di scorrazzare per la tenuta vita natural durante, senza temere di finire in cucina, dividendo il terreno con istrici e cinghiali, in un paradiso cruelty free e attento ai diritti degli animali. Come poteva essere altrimenti, se i proprietari sono il sindaco di Fiumicino ed enologo Esterino Montino già presidente ad interim della Regione Lazio dopo le dimissioni di Piero Marrazzo - e soprattutto sua moglie, la senatrice Pd Monica Cirinnà, che del benessere animale si è occupata in Campidoglio tra il 1993 e il 2008? Qualche giorno fa in questa amena tenuta dei coniugi dem il figlio di Montino era al lavoro con gli operai per qualche intervento di manutenzione. E quando una pala meccanica ha «addentato» una vecchia cuccia per cani, sventrandola, decine di banconote da 500 euro sono volate in aria insieme alla polvere. Sotto la dimora canina si nascondeva un discreto gruzzoletto: 24mila euro. Il figlio del primo cittadino di Fiumicino è rimasto basito di fronte al «tesoro» riemerso dalla cuccia e ha chiamato al telefono il padre. Che è sobbalzato pure lui alla notizia del ritrovamento, suggerendo al figlio di chiamare i carabinieri e denunciare il tutto. Meglio evitare ambiguità, soprattutto per lui che per anni è stato indagato per la rimborsopoli della Regione, prima di vedersi assolto, a febbraio scorso, perché il fatto non sussiste. Così ora a risolvere il curioso giallo saranno gli uomini dell'Arma, che per cominciare stanno verificando dai numeri di serie delle banconote se quella somma sia provento di qualche attività illegale. Intanto però ad avanzare le prime ipotesi investigative, parlando al Messaggero, è proprio il sindaco di Fiumicino. Che azzarda che quei soldi «siano il frutto di qualche attività illecita, la refurtiva messa da qualcuno che poi non è mai venuto a riprenderla». Certo, se è vero come dice Montino che la cuccia è lì da circa un lustro, sembra veramente insolito che un malvivente decida di entrare nella tenuta di Montino e Cirinnà che è in attività dal 2001 - per nascondere lì il bottino di chissà che colpo. Ma il padrone di casa ipotizza che la «scena del delitto» possa essere più vicino di quello che si pensa. «In questa zona i carabinieri ha spiegato al quotidiano - hanno fatto un lunghissimo lavoro su una situazione di spaccio durata un paio d'anni a cui sono seguiti degli arresti: gente che veniva da fuori e si dava appuntamento in mezzo ai boschi per acquistare o vendere droga», e dunque «forse quei soldi sono i proventi mai recuperati di questo traffico». E in effetti nel 2019 e poi ancora a febbraio scorso nella macchia intorno a Capalbio sono stati scovati spacciatori nordafricani che bivaccavano nella boscaglia vendendo cocaina, hashish e Mdma.

Stando all'ipotesi di Montino, potrebbero aver nascosto parte dei guadagni nella sua tenuta, magari proprio perché considerata insospettabile. E in attesa che il mistero sia svelato, sembrano esclusi dalle indagini i cani che la coppia ospita nella tenuta: nemmeno a Capalbio, insomma, i quattrozampe vantano risparmi così consistenti.

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