Il giallo di Elisabetta II: "Altri 15 giorni di riposo". Il Regno Unito ha paura

I britannici si interrogano sulla salute della regina. Ma dal Palazzo reale minimizzano

Il giallo di Elisabetta II: "Altri 15 giorni di riposo". Il Regno Unito ha paura

Londra. «La Regina è in ottima forma», ha dichiarato ieri il premier britannico Boris Johnson che le aveva parlato durante la settimana. Già, però intanto i medici le hanno cortesemente imposto altri quindici giorni di riposo che sommati agli altri precedenti fanno quasi un mese di pausa da ogni impegno ufficiale. Un lasso di tempo lungo per un personaggio come la Sovrana d'Inghilterra che peraltro, aveva in programma un ottobre fitto di eventi importanti.

Il suo stato di salute tuttavia ha destato troppa preoccupazione nei suoi medici di fiducia tanto da costringerla a cancellare i due giorni di visita nell'Irlanda del Nord (previsti all'inizio del mese) e a trascorrere, subito dopo, una notte all'ospedale King Edward VII di Londra per degli esami di controllo. Un evento non insolito per una donna di 95 anni, se non si trattasse della Reale che più di ogni altro al mondo è rimasta sul trono e che rimane per molti inglesi un faro nella turbolenta navigazione del Regno del dopo pandemia e post Brexit. Dispiaciuta per aver mancato la vista nell'Ulster, Elisabetta ha rinunciato a presenziare anche al summit del clima di Glasgow che le stava particolarmente a cuore. Lo aveva dimostrato qualche settimana prima quando, con un'uscita pubblica rarissima per i suoi standard di sovrana sempre attenta a rimanere politicamente equidistante, a proposito dell'ambiente si era detta «irritata dai politici che parlano soltanto, senza poi agire di conseguenza». Il fatto che, di ritorno dall'ospedale, abbia voluto registrare un messaggio di benvenuto per i partecipanti del summit, la dice lunga sulla sua resilienza, tuttavia lo stato della sua salute preoccupa anche perché il Palazzo si è dimostrato particolarmente avaro di informazioni in merito. L'approccio, non proprio trasparente, con il quale gli addetti alla comunicazione hanno affrontato il problema è stato molto criticato dai media. Gli scarni comunicati ufficiali hanno fatto capire che gli esami fatti erano di natura «investigativa, ma precauzionale», che niente di quello di cui soffre la Sovrana è correlato al Covid, contro il quale peraltro Elisabetta si è vaccinata. Insomma, è probabile che si tratti veramente soltanto di stanchezza, piuttosto che di un'indisposizione legata ad altre cause più significative. «I medici hanno consigliato a Sua Maestà di non presenziare ad alcun evento ufficiale durante questo periodo - si legge in un comunicato di Buckingham Palace -, potrà invece continuare con le udienze virtuali a patto che si tratti di impegni leggeri». «La Regina - prosegue la nota - si rammarica di non poter quindi essere presente al Festival della Memoria di sabato 13 Novembre, ma rimane sua ferma intenzione partecipare alle celebrazioni ufficiali della domenica».

Il mese di novembre è interamente dedicato dagli inglesi al ricordo dei Caduti di tutte le Guerre e non c'è suddito che non indossi in questi giorni il fiore simbolo dei soldati morti in guerra, rosso come il loro sangue versato. Per la Regina è un giorno da onorare a ogni costo, non si era mai persa l'evento anche se il figlio Carlo, già nel 2017 aveva deposto le corone commemorative in sua vece.

È probabile che lo rivedremo compiere di nuovo il rito quest'anno, quasi in un passaggio ideale di consegne, in attesa che la madre giunga nel 2022 in perfetta forma, per i festeggiamenti dei suoi 70 anni di Regno. Questo almeno, è quello che tutti si augurano.

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