Giallo in India: giù dal balcone il deputato che criticò lo Zar

Non è il primo e non sarà l'ultimo. In Russia funziona così: basta non essere perfettamente allineato con il pensiero e le azioni del leader Vladimir Putin ed ecco l'incidente

Giallo in India: giù dal balcone il deputato che criticò lo Zar

Non è il primo e non sarà l'ultimo. In Russia funziona così: basta non essere perfettamente allineato con il pensiero e le azioni del leader Vladimir Putin ed ecco l'incidente. Un the edulcorato con veleno, una cena indigesta, un malore improvviso, una sparizione istantanea o come nel caso del deputato Pavel Antov, una caduta dalla finestra. Ovviamente catalogata come incidente. Un grande classico del regime russo, già attuato più e più volte nel corso degli ultimi anno.

Antonov, 65 anni è morto dopo essere caduto dal terzo piano di un hotel nel distretto di Rayagada, nello Stato indiano di Odisha dove si trovava in vacanza. Alla vigilia di Natale è stato trovato a terra, proprio davanti all'hotel. Incidente oppure suicidio le ipotesi rilanciate in Russia, visto che il suo amico e compagno di viaggio, Vladimir Bydanov, era morto nello stesso hotel soltanto due giorni prima, anche lui in circostanze misteriose. Una coincidenza a cui non crede praticamente nessuno. Sia Antov che Bydanov, secondo quanto riportato da diversi media internazionali, erano critici nei confronti del presidente russo Putin ed in particolare Antov, deputato dell'assemblea legislativa della regione dello zar, aveva recentemente inviato un messaggio in cui criticava gli attacchi russi all'Ucraina, salvo poi ritirare la dichiarazione, evidentemente dopo il malcontento del leader.

Ovviamente non esistono prove ufficiali a supporto dell'omicidio di Stato. Il console generale russo a Calcutta, Alexei Idamkin, ha spiegato che l'ambasciata di Mosca e la polizia indiana non vedono nulla di sospetto nella morte dei due russi e che l'indagine sulla morte di Bydanov è terminata e il suo corpo è già stato cremato. Solo e soltanto una coincidenza.

Solo e soltanto l'ennesima voce critica del regime putiniano che misteriosamente si spegne all'improvviso. Politici, artisti, attivisti, nessuno sembra essere al sicuro: o con lui o contro di lui. Come da manuale dei rgimi più spietati.

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