Giappone, voto-choc: l'Ldp senza maggioranza

Il partito egemone crolla, il premier Ishiba in bilico: "Un giudizio severo"

Giappone, voto-choc: l'Ldp senza maggioranza
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Tsunami elettorale in Giappone. Il Partito Liberal-Democratico (noto come Jiminto), dal 1955 quasi sempre al governo, non avrà la maggioranza dei seggi in parlamento. Gli exit poll resi noti subito dopo la chiusura delle urne delle elezioni anticipate parlano chiaro: l'Ldp, che nel 2021 aveva ottenuto 261 seggi su 465 totali della camera bassa, è accreditato dai 153 ai 219 seggi e anche considerando il contributo dell'alleato di governo Komeito difficilmente raggiungerà la maggioranza assoluta di 233.

Le elezioni anticipate sono state indette dopo lo scioglimento della camera dei rappresentanti da parte del premier Shigeru Ishiba, che aveva vinto le elezioni interne per la successione alla guida del partito e del Paese di Fumio Kishida, dimessosi in seguito ad alcuni scandali che avevano riguardato lui stesso e l'intero partito. Ishiba contava in questo modo di ricevere una legittimazione popolare e rinsaldare il suo potere. L'elettorato però sembra aver chiaramente condannato l'esecutivo. E lo stesso Ishiba sembra esserne consapevole: «Stiamo ricevendo un giudizio molto severo dagli elettori», il suo commento a caldo alla rete televisiva Nhk. Boom invece del Partito Costituzionale Democratico, guidato dal leader centrista Yoshihiko Noda, che dai primi exit poll è accreditato di 191 seggi (ne aveva 98).

L'Ldp è uno dei partiti democratici più egemoni nel mondo democratico al mondo, una macchina elettorale unica al potere per tutti gli ultimi 69 anni, tranne quattro.

Nato nel 1955 dalla fusione a freddo del Partito Liberale e del Partito Democratico per creare un blocco conservatore capace di contrastare l'allora potente Partito Socialista Giapponese, quell'anno stravinse le elezioni conquistando il 58,7 per cento dei voti e da allora ha vinto quasi tutte le tornate elettorali, restando al governo in maniera incontrastata, lasciando il potere soltanto tra il 1993 e il 1996, in seguito al drammatico scoppio della bolla speculativa giapponese degli anni Ottanta e tra il 2009 e il 2012 in seguito all'esito del voto: in quel caso conquistò solo 119 seggi e fu travolto dal successo del Partito Democratico (308) che andò al governo ma si trovò ad affrontare l'esplosione della centrale nucleare di Fulushima grazie alla quale l'Ldp alle successive elezioni del 2012 ritornò alla vittoria e al potere.

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