Per augurarci «buongiorno» hanno cominciato con l'amaro. Il caffè? Corretto. Ma con una commissione bancaria «perché dobbiamo stimolare l'uso di carte e bancomat» hanno spiegato dal governo per scoraggiare l'uso del contante. Niente più spiccioli, neppure per fare la carità. E non cercate lo zucchero. È più salato del sale. Il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, lo vuole proibire già a scuola. Giuseppe Conte gli ha dato ragione. Al ministero dell'Economia si sono messi all'opera per varare la sugar tax. Ma perché? Dicono che è una misura per la salute degli italiani: niente carie e meno spese sanitarie, ma, ci sia concesso, con una vita così, gli unici a guadagnare saranno gli psicologi (naturalmente se muniti di rispettivo pos). È vero che in Italia tutti i governi non sanno mai come e dove trovare le risorse, ma nessuno aveva utilizzato tanto talento e scrupolo per guastare la vita all'italiano medio, per tartassare e angosciare il ceto piccolo, piccolo. Si dica alla Totò: «Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera». È iniziato tutto con le accise della benzina da innalzare. L'hanno chiamata tassa ambientale, perché dopo Greta fa fino, ma non è altro che il solito prelievo per fare cassa e che non distingue un'utilitaria da una fuoriserie. Anche in questo caso l'annuncio è stato: si camminerà di più e si utilizzerà meno l'automobile. E va bene che ci fanno sudare, ma quantomeno lasciateci bere. La novità? In nome di un paese verde vogliono tassare la plastica ovvero la bottiglietta d'acqua. Si deve a Luigi Di Maio che da quando è al ministero degli Esteri pensa che anche le sorgenti siano diventate multinazionali. Per ogni chilogrammo di imballaggi verrà infatti applicata un'imposta di 0,2 centesimi. Il consiglio? Non fatevi vedere in giro con una lattina in mano. Con questo clima rischiate il Daspo.
A proposito di Daspo. Per terrorizzare i commercialisti, le nostre uniche guide spirituali quando si ha a che fare con il fisco, lo hanno proposto come pena per impedire «compensazioni di crediti inesistenti». Ormai questo è il paese dove un f24 è più pericoloso di un fumogeno. E non è più tempo per rimanere single tanto più per fare i lavoratori autonomi. La misura che aveva restituito il sorriso alle partite Iva, un regime agevolato fino a 65 mila euro, viene modificata e gli sgravi ridotti. Ripetiamo: si tratta di redditi medi e non di stock option da amministratore delegato e il peggio è che la furia di tassare si concentra proprio su di loro. Da anni si ripete che il lavoro è cambiato e che basta un pc e un telefonino per lavorare. Giusto. Ebbene, che vi preparano? La tassa per le sim business. Più 13 euro. Al governo sono convinti di farci 250 milioni di euro l'anno. Una volta volevano fare piangere i ricchi adesso piange davvero solo il telefono Avete i nervi tesi? Lo sappiamo. Ma non peggiorate i vostri conti fumando. Al ministero hanno acceso la lampadina e capito che il miglior modo per fare cassa è tassare la cenere. Per recuperare 200 milioni di euro, si è creduto ottimo alzare le accise sui tabacchi. Non fate i furbi con le e-cig. Risponderete: non è tabacco! Ma per il governo è denaro «liquido».
Non gli è tuttavia bastato. Tassato il piacere sono passati alla fortuna. Hanno «grattato» anche lì.
Il prelievo sulle vincite dei giochi a premi sale al crescere della fortuna (il venti per cento sopra i 550 euro di vincita) così come le vincite alle slot. Manca solo una tassa sul cielo. In verità pure quella vogliono introdurre. Più un euro sui voli. È impossibile anche fuggire...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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