Stavano percorrendo la provinciale 9 che costeggia il lago di Valvestino. Entrambi a bordo della propria moto. Il fratello davanti, lui a ruota. Ma all'altezza di una curva il centauro 28enne perde il controllo e va a scontrarsi proprio con la due ruote del fratello finendo su un guardrail. La moto resta incastrata sul ciglio della strada, Luca Guastella precipita nel dirupo che divide la strada stessa dal lago. In un attimo scompare alla vista degli altri motociclisti della comitiva, che assistono attoniti alla scena terribile: il volo è di decine di metri, il corpo del giovane verrà recuperato solo dopo diverse ore di complesse ricerche.
I fratelli Guastella erano partiti dal Comasco per trascorrere una domenica di sole e di relax sul lago di Garda, ma a pochi chilometri dalla località rivierasca di Gargnano accade tutto. Forse per una manovra sbagliata o per un malore, il 28enne impatta contro la moto del fratello in una zona molto frequentata dagli amanti dei motori. È quest'ultimo a dare l'allarme: mentre si accascia ferito sul guardrail, chiama i soccorsi poco dopo mezzogiorno. Mentre lui viene trasportato in ospedale con una frattura alla clavicola, i vigili del fuoco avviano le operazioni di recupero della salma del fratello. Che verrà trovata sul fondo del dirupo e portata sull'asfalto della Sp9 solo due ore di difficoltosi interventi. L'area, infatti, è particolarmente impervia - caratterizzata da falesie, burroni rocciosi e dal rischio di frane tipico della zona gardesana. Ma nonostante il grande flusso di motociclisti, raramente si sono verificati incidenti tanto gravi.
I due giovani, provenienti dal piccolo comune comasco di Fino Mornasco, erano tra i tanti che ogni weekend percorrono in moto quella zona, citata in decine di blog dedicati agli amanti delle due ruote. La Sp9 viene definita «una bella strada che costeggia il lago di Valvestino . I panorami sono decisamente suggestivi e ricordano le gole del Verdon in Francia. Si può godere dei tornanti che portano ad affacciarsi sul lago di Garda». Ma c'è chi avverte: «La prudenza aiuta a evitare pessime situazioni».
Luca Guastella, elettrotecnico e volontario della Croce Rossa nel suo comune d'origine, conosceva le strade lombarde e la sua moto. Ma le prime ricostruzioni sulla dinamica dello schianto sembrano raccontare di una tragedia causata dalla distrazione. A provvedere al riconoscimento della salma del 28enne è stato un cugino, che faceva parte della stessa comitiva di motociclisti e che era presente al momento dell'incidente.
Ma quella di ieri è stata una giornata nera sulle strade lombarde: mentre sul Garda si consumava la prima tragedia, a pochi chilometri un altro motociclista perdeva la vita nella Bergamasca. Lorenzo Raccagni, 52enne bresciano, era in sella alla sua due ruote con la moglie quando si è schiantato contro un'auto che proveniva dalla direzione opposta a Costa Volpino. Anche in questo caso sono stati inutili i soccorsi: il personale medico ha provato a rianimare l'uomo, che è morto pochi minuti dopo.
La donna, ferita, è stata invece trasferita in ospedale a bordo di un elisoccorso. Una domenica di sole oscurata dalla morte di due motociclisti anche a Roma, dove due centauri si sono scontrati su via del Foro Italico, in direzione stadio. Per loro non c'è stato nulla da fare.
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