La Giunta dà l'ok: ora Petrocelli può essere estromesso dalla commissione

La Giunta per il regolamento del Senato ha dato l'ok. Adesso la commissione Affari Esteri può essere ricomposta da capo. E Petrocelli va verso l'esclusione da presidente

La Giunta dà l'ok: ora Petrocelli può essere estromesso dalla commissione
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La Giunta per il regolamento del Senato ha espresso il suo parere favorevole alla ricomposizione della commissione Affari Esteri, che è attualmente presieduta dal grillino filorusso Vito Petrocelli. Ora il presidente dell'organo può cambiare.

Il parlamentare si rifiuta di farsi da parte dalla carica di vertice, nonostante ben 20 parlamentari su 22 si siano dimessi nel corso degli ultimi giorni. In commissione, sono rimasti soltanto Petrocelli stesso ed il senatore Emanuele Dessì, ex grillino e ora iscritto al ricostituito Partito Comunista. Stando a quanto apprendiamo, la Giunta avrebbe votato all'unanimità.

Petrocelli che, del resto, risulta ancora essere un membro del MoVimento 5 Stelle, nonostante gli annunci fragorosi di Giuseppe Conte che aveva promesso velocità in merito al provvedimento di espulsione. "I gruppi sono invitati a procedere alle designazioni di rispettiva competenza entro venerdì 13 maggio alle ore 13", ha fatto sapere il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Siamo dunque al possibile sblocco dell'impasse, dopo che il mancato passo indietro di Vito Petrocelli aveva in buona sostanza costretto quasi la totalità dei membri della commissione a ritirarsi dalla Affari Esteri. Nel frattempo, il senatore, che in relazione alla guerra in Ucraina, con un post sulla Liberazione ed il 25 aprile, ha persino postato una "Z" putiniana (quello il momento in cui l'ex premier giallorosso e gialloverde ha deciso di estrometterlo dal partito che guida) ha preso posizione: "Mi sento abbandonato dalla perdita di una linea politica che è cambiata nel tempo", ha dichiarato poco fa, così come ripercorso dall'Ansa.

Il senatore continua a parlare di "vendetta politica" (dice che questa è la risposta dei partiti "guerrafondai" per la sua contrarietà all'invio di armi all'Ucraina di Volodymyr Zelensky) ed ipotizza il ricorso alla Consulta, per

quanto sempre Petrocelli abbia aggiunto di dover sentire in merito il suo legale. Intanto, il parlamentare ribadisce anche di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale che attesti la sua eclusione dal MoVimento 5 Stelle.

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Avatar di giangol giangol
11 Mag 2022 - 12:55
Che vada a lavorare a 1000 euro al mese
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Avatar di cecco61 cecco61
10 Mag 2022 - 19:32
Petrocelli può piacere o meno, le sue idee possono essere condivise oppure no, ma estrometterlo perché non la pensa come la dittatura comanda è inqualificabile. Ennesima dimostrazione di come democrazia e libertà in Italia siano sempre più una chimera. Nel mentre, un inetto di nome Speranza, che in due anni di pandemia le ha sbagliate tutte raccontando solo balle ai cittadini, resta sereno al suo posto affinché possa continuare a fare danni. E i giornalisti? Tutti asserviti al dittatore contribuendo quotidianamente a pubblicizzare le liste di proscrizione dei nemici da eliminare.
Avatar di vincog vincog
11 Mag 2022 - 11:54
Ma i 20 parlamentari che si sono dimessi,ritornano nella nuova giunta?se si,sarebbe una ridicolaggine galattica.
Avatar di giangol giangol
11 Mag 2022 - 12:55
Che vada a lavorare a 1000 euro al mese
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