Il governo favorisce gli "okkupanti"

Il governo favorisce gli "okkupanti"

I l decreto Sicurezza in discussione da lunedì alla Camera è stato presentato come uno sviluppo della politica centrata sul blocco degli sbarchi che ha visto protagonista, l'estate scorsa, il vicepremier Matteo Salvini. Al suo interno, però, c'è molto di più. In particolare il testo interviene sul tema degli sgomberi delle case occupate, spesso evocato nella campagna elettorale della Lega. In materia, però, si deve registrare un radicale cambio di posizioni, se si considera che con tale riforma la proprietà esce assai indebolita, soprattutto in ragione del fatto che il decreto introduce un iter amministrativo lungo e barocco per l'esecuzione dei provvedimenti. E, ovviamente, a vantaggio degli «okkupanti». Il decreto pone pure le premesse per eliminazione dell'indennizzo destinato ai proprietari quando lo Stato si dimostra incapace di tutelarli. Mentre in precedenza chi aveva visto la propria casa occupata poteva contare quanto meno su questo sostegno economico, ora difficilmente sarà così, sconfessando una giurisprudenza ormai consolidata. Come ha spiegato assai bene Giuseppe Portonera in un'analisi pubblicata su Leoni Blog, il governo di Lega e Cinque stelle ha scelto di «mettersi al riparo dagli elevati risarcimenti cui potrebbe in futuro essere condannato». In che modo? Eliminando ogni responsabilità risarcitoria nei casi in cui il prefetto ha ritenuto di non procedere agli sgomberi per assenza di soluzioni abitative alternative o per tutelare l'incolumità di tutti. Una soluzione, è facile prevedere, che sarà adottata di frequente. Di conseguenza, mentre si stava procedendo verso una prassi che iniziava a garantire il diritto di proprietà, tali norme ci riportano indietro negli anni. Anche perché l'indennità prevista sarà decisa sulla base di criteri equitativi, invece che tabellari, e in tal modo è facile immaginare che chi è stato espropriato da estranei alla fine si vedrà corrispondere un risarcimento irrisorio. Eppure assistiamo ogni giorno a prepotenze di ogni tipo: privati che perdono la disponibilità della propria abitazione; affittuari di abitazioni pubbliche che, magari perché ricoverati in ospedale, devono trovare un'altra collocazione a causa di occupanti abusivi; e via dicendo. E ora si utilizza l'alibi delle difficoltà dei «senza casa» per evitare di tutelare il diritto e i proprietari stessi, mentre si cerca - a difesa dei conti pubblici - di sottrarsi a ogni responsabilità non riconoscendo indennizzi adeguati, che prendano in considerazione anche il danno connesso all'indisponibilità del bene sottratto. In conclusione, siamo di fronte a una controriforma e questo perché la tutela della proprietà è vanificata dall'inazione amministrativa e dalla volontà - una volta di più! - di scaricare sui proprietari immobiliari quei compiti assistenziali che, al massimo, sono dello Stato. Qui come altrove, l'attenzione mediatica è riservata ai temi più superficiali, mentre la sostanza viene ignorata.

Come sulla flat tax di fatto ormai

accantonata, questo governo a trazione leghista è insomma ogni giorno sempre più deludente: tutto «chiacchiere e distintivo», mentre la realtà degrada e gli elementari diritti della gente comune sono bellamente ignorati.

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