Ora il Viminale tira dritto "C'è intesa su sanatoria". Ma non c'è il sì dei 5S

Accordo oramai in porto secondo fonti del Viminale: la sanatoria dovrebbe essere inclusa nel decreto rilancio di maggio. Ira di Salvini: "Faremo di tutto per evitare questa vergogna"

Ora il Viminale tira dritto "C'è intesa su sanatoria". Ma non c'è il sì dei 5S

Oramai la strada sembra verso la sanatoria sembra spianata: dopo l’accordo raggiunto domenica tra le varie forze della maggioranza, adesso sembra pronto il testo definitivo che dovrebbe permettere ad una vasta platea di migranti di regolarizzare la propria posizione.

A riferirlo nelle scorse ore sono state fonti del Viminale: “Il testo concordato del provvedimento sull'emersione del lavoro in agricoltura e nel settore del lavoro domestico è pronto – si legge in una nota del ministero dell’interno – ed è il frutto della sintesi raggiunta domenica tra le forze di maggioranza e il governo per rispondere alle esigenze di sicurezza, anche sanitaria, e alle pressanti richieste del mondo produttivo e delle famiglie italiane”.

Dal Viminale viene chiamata sintesi, nella realtà si tratta di un compromesso politico dove Italia Viva, con in testa il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova, ha giocato al rialzo. È stata proprio la rappresentante del partito di Renzi la prima a proporre l’idea di una maxi regolarizzazione dei migranti irregolari.

E questo per due motivi: da un lato permettere il controllo delle linee di contagio nel pieno dell’emergenza coronavirus, dall’altro per mandare nei campi manodopera in grado di sostituire quei braccianti che, una volta esplosa l’epidemia, sono tornati nei propri Paesi od hanno deciso di non andare a lavorare. A queste motivazioni si è aggiunta anche quella relativa alla lotta al caporalato ed al lavoro sommerso.

Dal Viminale però, più volte in queste settimane è stata rimarcata la volontà di non estendere a tutti i migranti irregolari la possibilità di quella che sta assumendo, giorno dopo giorno, l’aspetto di una vera sanatoria. In particolare, dal ministero dell’interno si lavorava ad un piano volto a regolarizzare soltanto coloro che avevano già un lavoro.

Ma Teresa Bellanova, assieme ad Italia Viva, ha lanciato diverso aut aut, minacciando anche le dimissioni in caso di non accoglimento della sua proposta. Ed alla fine il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha ceduto, come dimostrato dall’accordo di maggioranza di domenica. E come ha dimostrato anche il comunicato fuoriuscito dal Viminale sopra riportato. Il piano che a breve dovrebbe essere approvato, prevede la regolarizzazione di colf, badanti ed operatori agricoli. Sarà tutto inserito nel decreto rilancio di maggio, non sarà varata una norma a parte. Il nuovo permesso di soggiorno dovrebbe durare sei mesi, almeno secondo le ultime indicazioni arrivate dal governo e così come previsto dalla linea del ministro Bellanova.

L’accordo potrebbe far tremare il Movimento Cinque Stelle, uscito sconfitto visto che proprio i grillini erano contrari ad una sanatoria più estesa. Ed infatti, poche ore dopo l'annuncio del Viminale di un testo pronto da presentare, in alcune agenzie è emersa una posizione dei pentastellati non così conciliante con la linea del governo: niente accordo sulla sanatoria e proposta di cancellazione delle parti definite irricevibili della nuova norma. Oggi tra i rappresentanti dei parlamentari grillini e lo stesso Giuseppe Conte, si è tenuta una riunione telefonica in cui è stata ribadita la contrarietà del Movimento ad alcune delle parti riguardanti il testo sulle regolarizzazioni dei migranti. Il presidente del consiglio avrebbe chiesto di evitare spaccature, ma l'impressione è che per adesso un compromesso non è così vicino e da Palazzo Chigi si dovrà lavorare ancora a lungo per mediare.

Dall’opposizione è intanto arrivato il commento del leader della Lega, Matteo Salvini: “Invece di assicurare un lavoro ai milioni di italiani disoccupati e ai tanti immigrati regolari e perbene presenti in Italia – ha dichiarato l’ex ministro dell’interno – il governo pensa a una maxi sanatoria per migliaia di

clandestini”.

“Neanche un euro per cassintegrati, Partite Iva e commercianti – ha tuonato ancora Salvini – ma soldi e contratti per gli irregolari. Faremo tutto quello che la Democrazia permette per evitare questa ennesima vergogna”.

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