Temi come l'intelligenza artificiale, il futuro delle reti di tlc e la transizione energetica non devono correre il rischio di restare concetti astratti, o di essere trattati in maniera superficiale. Servono iniziative e progetti reali, pubblici e privati. Per questo all'evento Comolake2023, alla Villa Erba di Cernobbio, nel primo week end di ottobre, sono intervenuti esperti, manager, ministri, con il messaggio inaugurale inviato dalla premier Giorgia Meloni, per mettere a tema le agende politiche ed economiche dei prossimi mesi.
«Il bilancio» della prima edizione di ComoLake «è straordinariamente ricco, perché in questo modo il governo si è posto in fase di ascolto rispetto a tutti gli stakeholders che stanno contribuendo allo sviluppo dell'innovazione tecnologica, ha raccolto tantissimi spunti e tantissime suggestioni che già da lunedì cercheremo di mettere in atto». Così ha idealmente concluso l'evento Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri e ispiratore di ComoLake. «Si è parlato non solo di intelligenza artificiale, ma anche di digitalizzazione, dell'uomo al centro dell'evoluzione tecnologica. Ci sono stati interventi straordinari, abbiamo avuto i ceo di aziende pubbliche che fatturano 180 miliardi di euro (tra i quali quattro big dei colossi a controllo pubblico quali i ceo di Fs Luigi Ferraris, di Poste Matteo Del Fante, di Enel Flavio Cattaneo e di Leonardo Roberto Cingolani, ndr), che sono attentissimi a tutto ciò che accade nel mondo dell'innovazione. Quindi un bilancio straordinario che ci fa già pensare a una seconda edizione», ha sottolineato Butti. Con un obiettivo: «Quello di fare grandi le tecnologie e le società italiane nel contesto europeo. Abbiamo promosso una strategia che comporta una spesa di 2,8 miliardi. Abbiamo messo insieme una serie di proposte emerse ai tavoli con tutti gli operatori e stakeholder. Una strategia che deve lavorare su rete fissa e mobile, lavorare a un 5G che sia vero e che concepisca non come una tech di serie B anche l'Fwe. Questa è una nazione anche demograficamente complicata e dove non si arriva con la fibra bisogna fare in modo di portarla in altro modo». In particolare, poi, digitale e intelligenza artificiale sono state al centro del confronto come chiave di volta per proiettare la pubblica amministrazione verso nuovi traguardi e renderla protagonista del progresso tecnologico. Su questa missione i rappresentanti del mondo dei comuni, della scuola e delle imprese si sono rapportati con il governo. E dall'esecutivo è emersa una posizione chiara sulla necessità di mettere in atto una strategia di intervento nazionale a supporto della digitalizzazione del sistema pubblico.
Infine, sul fronte dell'identità digitale, Butti rivendica l'idea lanciata nei mesi scorsi.
«Questo è il primo governo che ha messo a disposizione risorse importanti, insieme ai privati in modo particolare Poste per il ruolo che ricopre, e sta traghettando con l'aiuto del Poligrafico, di AgId e del dipartimento di PagoPa verso due wallet, uno pubblico e uno privato, tutta questa sfera dell'identità digitale. È veramente una rivoluzione straordinaria».
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