Governo a Reggio, ok a Decreto sanità e Sblocca cantieri

Quasi dieci anni dopo la prima storica riunione del Consiglio dei ministri a Reggio Calabria, il governo torna nel capoluogo calabrese per varare il decreto speciale sulla sanità e lo Sblocca cantieri

Conte e Grillo dopo il Consiglio dei ministri a Reggio Calabria
Conte e Grillo dopo il Consiglio dei ministri a Reggio Calabria

Quasi dieci anni dopo la prima storica riunione del Consiglio dei ministri a Reggio Calabria, il governo torna nel capoluogo calabrese per varare il decreto speciale sulla sanità e lo ‘Sblocca cantieri’.
Il premier Conte ha però voluto anche affrontare il caso politico del giorno, ovvero l’iscrizione nel registro degli indagati del sottosegretario leghista Armando Siri: “Siamo di fronte a un avviso di garanzia. Non esprimo una valutazione in questo momento perché, come premier, avverto l’urgenza di parlare con il diretto interessato. A lui chiederò chiarimenti e, all’esito di questo confronto, valuterò, tenendo conto di tutti gli elementi”.

Conte ha voluto smentire frizioni con il capo dello Stato Mattarella in merito allo ‘Sblocca cantieri’: “Nessuna sollecitazione veemente per il ritardo di questo decreto. Con il presidente il rapporto è di leale collaborazione ed è eccellente dal punto di vista umano. In realtà, il presidente ci ha invitato a considerare la possibilità di riportare il decreto in Consiglio dei ministri per una approvazione formale, dopo che il primo era stato approvato ‘salvo intese’. Il decreto ha anche acquisito la bollinatura della Ragioneria dello Stato e domattina sarà in Gazzetta ufficiale. Abbiamo recuperato il tempo perso”.
Il premier ha anche riferito che il ‘Decreto crescita’ sarà adottato nel prossimo Consiglio dei ministri, che dovrebbe svolgersi tra qualche giorno.

Il punto forte della trasferta governativa era però il decreto sulla sanità calabrese. “Siamo venuti qui – ha spiegato Conte – per testimoniare la vicinanza del governo. È una presenza che non ha solo un valore simbolico, ma anche concreto. Portiamo misure concrete che aiuteranno a trovare alcune soluzioni per questo territorio”.
Il provvedimento è stato illustrato dal ministro della Salute Giulia Grillo, secondo cui si tratta di un decreto “unico nel suo genere” e che risponde a “una situazione emergenziale”.
Il riferimento è al disavanzo economico di 160 milioni e all’insufficiente punteggio Lea raggiunti dalla sanità calabrese. “È – ha detto ancora Grillo – una situazione unica in Italia. Lo dico per spegnere le voci che parlano di provvedimenti simili per altre regioni”.

Oltre a disavanzo e Lea, tra gli elementi che hanno spinto il ministro a procedere con il decreto ci sono anche le infiltrazioni della ‘ndrangheta, che di recente hanno portato allo scioglimento dell’Asp di Reggio Calabria. “Questi tre fattori – ha aggiunto – mi hanno indotto a decidere per la decretazione d’urgenza, che darà ai commissari governativi la possibilità di lavorare con qualche arma in più, affinché i calabresi non abbiano più una sanità di serie B”. Il nuovo decreto, che avrà effetto per 18 mesi, prevede verifiche straordinarie e la possibile rimozione dei vertici delle aziende sanitarie e controlli più rigidi su appalti e forniture.
Prima della riunione in Prefettura, diversi ministri hanno visitato il Museo nazionale dove sono custoditi i Bronzi di Riace. Grillo e Conte, invece, hanno fatto tappa nell’ospedale di Reggio, per verificare l’efficienza di alcuni reparti.

Diverso il programma del vicepremier Salvini che, prima di raggiungere Reggio, è tornato a San Ferdinando per verificare l’effettivo smantellamento della vecchia tendopoli. “Qui – ha detto – abbiamo mantenuto le promesse, sono tornate le regole”.


Il primo Consiglio dei ministri a Reggio si era svolto nel 2010, sotto il governo Berlusconi. In quell’occasione, l’esecutivo aveva approvato importanti misure antimafia e istituito l’agenzia nazionale dei beni confiscati.

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