Presto gli amministratori delegati di Anas e Rete Rete ferroviaria italiana potrebbero avere poteri speciali per realizzare le opere già previste dai rispettivi contratti di programma. In sostanza, Massimo Simonini e Maurizio Gentile avrebbero la possibilità di svolgere l’incarico di commissari straordinari. L’idea era già stata annunciata dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri per risollevare il nostro Pil messo a dura prova dal coronavirus.
I dettagli
Come riporta Libero, lo schema del decreto sarebbe pronto e potrebbe essere portato in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Simonini e Gentile verrebbero quindi trasformati in commissari straordinari con un incarico di tre anni, che potrà essere prolungato per altri due. Sembra che questo provvedimento rientri nei primi due decreti Conte sulle misure in materia di gestione dell’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di mettere in cantiere nuove opere nel giro di breve tempo, secondo quanto previsto dai tecnici del ministero.
Nel frattempo si sta lavorando sui dettagli giuridici, oltre alle deroghe sull’affidamento diretto dei lavori e delle certificazioni antimafia. Per quanto riguarda gli appalti, bisogna dire che non si può venir meno alle norme europee e si stanno valutando consultazioni preliminari del commissario di ogni opera con almeno cinque potenziali committenti. Sulla documentazione antimafia, il ministero delle Infrastrutture sta cercando di capire con i colleghi del Viminale se sia possibile semplificare le procedure per il rilascio delle certificazioni. Non meno importanti sono la tutela ambientale e paesaggistica. A questo proposito si sta lavorando per dimezzare i tempi di tutti i nulla osta.
La proposta
Come detto, la proposta era stata avanzata a inizio marzo dal viceministro Cancelleri. In sostanza, si vorrebbe affidare a Simonini e Gentile l’esecuzione degli appalti relativi ai contratti di programma Anas 2016-2020 e Rfi 2017-2021. Cancelleri aveva spiegato che “si tratta di infrastrutture stradali e ferroviaria già interamente finanziate. La cifra da sbloccare è 109 miliardi di euro”. E aveva evidenziato che l'idea di dare questi incarichi a Simonini e Gentile era stata fatta per evitare polemiche sulle designazioni.
Come riporta Libero, ogni commissario potrebbe nominare con apposito decreto una struttura di 40 persone composte da un dirigente generale, cinque dirigenti e il resto sarebbero dipendenti.
Simonini e Gentile avrebbero la possibilità di scegliere anche da altri enti dello Stato, sia società dirette sia partecipate. Tra gli 80 soggetti totali previsti per Anas e Rfi, i due amministratori delegati potrebbero poi nominare vari sub commissari e responsabili dei singoli cantieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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