Norme più stringenti sulle attività delle Ong in mare e sui ricorsi dei richiedenti asilo. Maggiore chiarezza normativa sul destino dei lavoratori stagionali cui è scaduto il contratto, con il superamento di un sistema che aveva favorito le truffe. Una semplificazione delle procedure per le richieste di lavoro, con l'inizio di un percorso che punta all'abolizione dei click day.
Dopo alcune settimane di attesa e qualche stop and go, il Consiglio dei ministri approva il decreto flussi. Un provvedimento che ha come obiettivo quello di «aprire all'immigrazione regolare e avere grande rigore contro l'illegalità, contrastare quella illegale, anche contro chi usa la migrazione regolare per fare business», spiega il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «riportando nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno che è importante per la nostra economia». I numeri degli arrivi programmati fissati con il precedente decreto non cambiano, con la conferma della regolarizzazione di 452.000 stranieri nel triennio 2023, 2024 e 2025. Per quanto riguarda le competenze del dicastero guidato dal vicepremier Tajani, nel dl «vi è l'obbligo di fornire le impronte digitali per gli stranieri che chiedono un visto nazionale», un obbligo che oggi è previsto solo per i visti Schengen, e «l'eliminazione dell'obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto». E ancora, è previsto l'obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se il nullaosta è già rilasciato prima del rilascio del visto per i cittadini di tre Paesi: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka «dove le irregolarità sono state più pesanti». Sarà inoltre revocata la protezione internazionale qualora il richiedente non si presenti al colloquio personale nonostante la notifica della convocazione.
Per scongiurare truffe o meccanismi poco chiari, si prevede l'obbligo per il datore di lavoro di confermare l'attualità dell'offerta di lavoro prima del rilascio del visto, così come saranno previsti 10.000 ingressi aggiuntivi per i badanti, previe verifiche preventive effettuate in Italia. Tajani annuncia anche l'obbligo per gli aerei delle ong di segnalare immediatamente eventuali incidenti in mare alle autorità marittime italiane immediatamente e la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asilo. I click day saranno per il momento confermati e «saranno più di uno durante l'anno per tipologia di lavoratori», dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. «È difficile passare da un'auto scassata a una Maserati, ci vogliono passaggi intermedi. Il nostro obiettivo è abolire i click day, ma poiché oggi è impossibile ci arriveremo attraverso una transizione con più click day per tipologie e con la precompilazione». Per quanto riguarda il contratto di soggiorno «la sanzione per il datore di lavoro che farà richieste non seguite poi dal contratto di soggiorno sarà la preclusione per un triennio dal formulare nuova richiesta», spiega ancora Mantovano. Tra le novità c'è la possibilità per il lavoratore stagionale che termina il contratto di non avere subito un provvedimento di allontanamento, ma 60 giorni cuscinetto aggiuntivi, senza necessità di un nuovo permesso, per cercare un altro lavoro. C'è poi la questione dell'accesso al telefono cellulare dei migranti che arrivano in Italia che «ha un unico scopo: garantire l'identificazione del migrante o al minimo l'individuazione della provenienza geografica».
Il decreto «intensifica le nostre azioni contro il caporalato», dice la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. «Interveniamo su un reato contro la persona e cerchiamo di individuare una protezione aggiuntiva per chi denuncia casi di sfruttamento». Infine un aggiornamento sui centri in Albania.
La consegna per il collaudo del centro di Gjader avverrà «nei prossimi giorni, entro l'inizio della prossima settimana. Poi ci saranno 10-15 giorni per i tempi del collaudo e dalla seconda metà del mese Gjader potrà iniziare a funzionare».
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