Grasso ha già cambiato idea: nel Lazio si allea con il Pd

Ha rotto con Renzi e il Pd per rifondare la sinistra. Dopo poche settimane ha già cambiato idea: alleanza con Zingaretti nel Lazio

Grasso ha già cambiato idea: nel Lazio si allea con il Pd

Ha rotto con Matteo Renzi e il Partito democratico. Ha pure sbattuto la porta in faccia a Giorgio Gori, candidato (renzianissimo) alla Regione Lombardia. Ora però Pietro Grasso, presidente del Senato nonché leader di Liberi e Uguali, ha già cambiato idea nella speranza di accaparrarsi qualche poltrona in Regione Lazio. Con dei mirabolanti distinguo per giustificare il niet al sindaco di Bergamo, ha infatti deciso di sostenere la corsa di Nicola Zingaretti che, nonostante i sondaggi in ribasso, proverà il bis da governatore. "Ci sono tutte le condizioni per costruire un'alleanza di sinistra - ha spiegato - pertanto Liberi e Uguali sosterrà la candidatura di Nicola Zingaretti come presidente alle prossime elezioni regionali".

A meno di due mesi dal voto, la sinistra lavora alle alleanze. Grasso, in qualità di leader del nuovo soggetto politico, è impegnato in prima persona. Forse anche troppo, a giudicare dalle polemiche innescate dalle dichiarazioni con cui ha rivendicato a sé l'onore e l'onere dell'ultima parola. Laura Boldrini non ha apprezzato. Tanto che il presidente del Senato è corso a sottolineare che "è corretto che ognuno dica la propria opinione" all'interno di un movimento, "secondo un metodo democratico, si ascoltano tutte le voci, con la responsabilità finale di portare a sintesi le idee pluralistiche di un progetto". Parole accolte con favore dalla Boldrini che, tuttavia, lo ha pubblicamente ammonito: "Sarebbe paradossale se dopo aver rimproverato al Partito democratico una deriva personalistica, Liberi e uguali cadesse nello stesso errore".

Ma di paradossi nel nuovo cespuglio della sinistra ce ne sono sin troppi. Dopo il niet dell'assemblea lombarda di LeU al sostegno a Gori, infatti, è arrivato a quello sul governatore del Lazio. Un'intesa che fa sperare a Renzi che Zingaretti venga riconferto. Un vero e proprio cortocircuito. Dopo mesi di litigi a distanza, eccoli alleati di nuovo. Il tutto per riuscire a conservare le poltrone alla Regione Lazio. Su questa alleanza non c'era, però, l'unanimità di vedute dentro il progetto guidato da Grasso. Parte di Sinistra Italiana era, infatti, contraria a qualsiasi forma di aiuto ai dem. Durante l'assemblea di venerdì scorso non sono, infatti, mancate le tensioni tra le diverse anime del partito. Si spiega anche con questo il documento che ha accompagnato il mandato a trattare affidato dai delegati a Grasso.

Un documento che conteneva punti programmatici assai stringenti che andavano dalla sanità (con l'assunzione dei precari e l'abolizione del ticket) ai trasporti e alle infrastrutture (con il "no" alla nuova tratta stradale Roma-Latina).

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