"Grazie...". Il liceo cagliaritano plaude all'irruzione del contestatore sul palco della Meloni

Il post del liceo "Foiso Fois" di Cagliari, cancellato, ha scatenato le proteste di FdI. Il docente responsabile: "Post che rischia d'essere male interpretato"

"Grazie...". Il liceo cagliaritano plaude all'irruzione del contestatore sul palco della Meloni

L'istituzione scolastica italiana, da tradizione, è politicamente schierata a sinistra ma non si può dire. Ci ha provato Giorgia Meloni qualche giorno fa, quando ha sottolineato come "la sinistra, genericamente intesa, ha sempre rivendicato con orgoglio la sua forza negli ambiti della cultura, negli ambiti artistici e accademici e anche della scuola". Eppure, le scuole dovrebbero essere il luogo in cui i giovani possono formare liberamente le proprie idee, sia da un lato che dall'altro, e non a senso unico. In Italia, vige il non detto della presunta e fantomatica superiorità intellettuale della sinistra. Lo dimostra il post pubblicato dal liceo artistico statale di Cagliari "Foiso Fois", che rivendica di essere stato l'istituto in cui ha studiato il contestatore di Giorgia Meloni sul palco di piazza del Carmine nel capoluogo sardo.

Una vera e propria ingerenza politica espressa da parte del liceo frequentato, storicamente, da numerosi attivisti e frequentatori dei centri sociali di Cagliari che, sebbene siano ben lontani dall'essere radicati sul territorio come accade a Milano o in altre città, sono soliti fare inutile baccano per creare disordini in città. La contestazione a Giorgia Meloni viene definita "perfomatica" in un post condiviso dal liceo Foiso Fois, che si è prodigato in complimenti nei confronti del giovane, che fa parte del gruppo di 30 persone identificate dagli uomini delle forze dell'ordine presenti in piazza. La sua posizione è al vaglio, insieme a quella degli altri, per turbativa di comizio.

"Grazie d'essere presente nel rappresentare un mondo migliore possibile con civiltà, cultura, coraggio, creatività e buone maniere. La democrazia è bella per questo", si legge nel post del liceo. Il post, ovviamente, è stato rapidamente cancellato ma si sa che sul web restano sempre tracce di ogni azione eseguita. "La scuola, che dovrebbe educare i giovani alla tolleranza ed al rispetto di chi la pensa diversamente, plaude invece ad un atto gravissimo che costituisce anche reato come l'interruzione di un comizio elettorale", denunciano i deputati di FdI, Salvatore Deidda e Paola Frassinetti. Giorgia Meloni ha saputo gestire in maniera fredda ed educata l'inconveniente ma il liceo, sottolineano ancora gli esponenti di Fratelli d'Italia, "ha dato un esempio negativo, speriamo a breve di poter offrire all'Italia una scuola migliore e non faziosa".

Rapida la pezza che un docente dello stesso istituto, Domenico Di Caterino, che ha pubblicato il post sulla pagina del liceo, ha tentato di mettere sul grave episodio, parlando di "post che rischia d'essere male interpretato". "Ritengo opportuno precisare che il Foiso Fois non ha appoggiato il contenuto e la modalità di comunicazione dell'attivista che ieri è salito sul palco durante il comizio di comunicazione (chiaramente è giusto che s'assuma le responsabilità individuali dinanzi la legge di quanto ha fatto).

Ciò che sostenevo da docente pubblico, e che ho tradotto per qualcuno in inno o celebrazione, è la stata la libertà d'espressione del giovane uomo che oggi non è uno studente del Fois, e che si muove in autonomia nel nome delle proprie idee", ha scritto Di Caterino, provando a gettare acqua sul fuoco su una polemica ormai divampata.

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