Altissima tensione tra Italia e Austria. Ad aprire lo scontro è stato il ministro delle finanze Hartwig Loger. In un'intervista al quotidiano austriaco "Salzburger Nachrichten", il titolare del Tesoro austriaco ha criticato in maniera netta le parole di Salvini: "Non siamo disposti a pagare i debiti dell’Italia". Poi l'affondo durissimo che ha acceso la miccia anche in via XX Settembre: "A causa del consapevole avanzare della spirale del debito, non si può escludere che l’Italia non si evolva in una nuova Grecia Quando un governo non si attiene con tutta evidenza alle regole in fatto di debito, regole sulla quale ci siamo accordati nella UE, e se la cava senza pagare pegno e per di più pretende l’allentamento dei criteri di stabilità dell’euro, è un chiaro segno che c’è bisogno della riforma UE proposta dal avanzata da Kurz per sanzioni più dure".
La risposta del titolare del Tesoro, Giovanni Tria, non si è fatta attendere. E così, proprio Tria ha replicato in modo duro: "Penso che le persone prima di parlare debbano pensare, è un consiglio anche per chi ha fatto quelle dichiarazioni". Arrivando al vertice dell’Eurogruppo, il ministro ha detto che "l’Italia non chiede che qualcuno paghi per il suo debito, ma ha abbondantemente pagato per il debito altrui aiutando altri paaesi europei, come la Grecia, non avendo mai chiesto un euro. Non credo che l’Austria abbia pagato quanto l’Italia che è il terzo contributore. Per questo invito gli amici europei a pensare prima di parlare". Insomma Roma fa a pugni con i vicini austriaci e di fatto lo scontro in Europa si accende proprio sull'Economia. Bruxelles ha i riflettori puntati da tempo sul governo gialloverde. Il nuovo Def e la prossima legge di Bilancio saranno un banco di prova importante per l'esecutivo. Dietro l'angolo c'è sempre il rischio dell'aumento dell'Iva.
E così il ministro del Tesoro manda un messaggio anche al titolare del Viminale che non accetta i paletti di Bruxelles: "Chiaro che in campagna elettorale i mercati finanziari sono in fibrillazione, ma i fatti per ora sono questi, ci atteniamo a questi obiettivi", ha aggiunto Tria ricordando che questa impostazione è stata "approvata" dallo stesso Salvini, che "era presente al Consiglio dei ministri" che ha licenzito il Def.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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