Venezia. «Puoi arrivare dappertutto. Se vuoi, puoi». Greta Mandarini lo scriveva su Facebook il 22 aprile scorso. Lei è una ragazza di Vicenza, di 28 anni, appassionata di danza e ciclismo, che ha deciso di pedalare contro la violenza. Lo farà questa settima percorrendo da sola la via Francigena, quella via che consente dalla «terra dei Franchi» di raggiungere Roma. E lo farà per riscattarsi. Dalla porta di casa, a Malo nel vicentino, percorrendo un centinaio di chilometri al giorno, raggiungerà Piazza San Pietro in una settimana per un totale di 800 chilometri. Ma soprattutto lo farà per far capire a ogni donna che da un rapporto tossico, dalla violenza, si può uscire. Basta chiedere aiuto. E crederci fino in fondo. Lei era vittima di un rapporto malato. Aveva dedicato tutta se stessa per quell'«amore». Poi un giorno ha deciso di chiedere supporto. E da lì la svolta. Il suo grande coraggio.
«Ho voltato pagina e pedalo avanti - scrive - lo faccio per me, ma soprattutto per l'immensa forza che esiste dentro ogni donna». Greta ha organizzato una raccolta fondi e il ricavato del suo viaggio verrà donato allo Sportello Donna di Thiene, che l'ha aiutata nel suo percorso di rinascita, per supportare alcuni progetti. L'altro ieri scriveva sul suo profilo: «Ci siamo quasi, tutto pronto! Domani mattina ore 6 si parte: destinazione Mantova.
#BeYourChange. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia la sostiene: «Pedalare per 800 km lungo la via Francigena - ha scritto Zaia - non è solo una rivincita ma anche un modo per portare un messaggio di forza e di motivazione a tutte le donne che ancora oggi sono assoggettate alla violenza. Per aiutare ogni donna che si trova in difficoltà a trovare la propria voce e la forza per rialzarsi». Un modo per alzare la testa. Per alzare la voce. Per dire basta. È questo il messaggio che lei vuole portare durante il viaggio: far passare l'idea che una donna da sola può fare grandi cose e che la motivazione deve sempre essere presente per realizzare pienamente se stesse.
Insomma in borsa poche cose. Lo stretto necessario: caschetto, cappellino, calzini, qualche cambio, cuffiette, riserve energetiche e si parte. «Io ci ho creduto - dice Greta - e tu?». Greta terrà traccia del suo viaggio nei suoi canali social.
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