Grillo "licenzia" pure i suoi: "I ministri siano esterni a politica"

Il fondatore dei grillini ha aggiunto che per il Movimento "è l'occasione di dimostrare che le poltrone non c'entrano nulla"

Grillo "licenzia" pure i suoi: "I ministri siano esterni a politica"

I ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica”. Lo dice Beppe Grillo in una pagina del suo blog, in merito alla formazione del nuovo governo giallorosso. L'accordo Pd-M5S ha infatti avuto il via libera dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che domani mattina alle 9.30 ha convocato Giuseppe Conte per dargli l’incarico di avviare l'esecutivo.

Grillo ha sottolineato che “oggi è l’occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c’entrano nulla”. E ha aggiunto che “è assolutamente normale ed atteso che ogni accenno ad un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona”. A questo proposito, il comico genovese ha spiegato che esiste “un po’ di poltronofilia” ma allo stesso tempo non ci sono le condizioni per spiegarci i vari aspetti che i ministeri dovranno affrontare. Ha inoltre spiegato che "il ruolo politico lo svolgeranno i sottosegretari" e si dovrà "imparare a governare i “tecnici” della burocrazia che occupano da tempo immemore i ministeri".

Nel frattempo, l’Adnkronos riporta la notizia secondo cui Grillo, parlando della formazione del nuovo governo, ha chiarito il senso del suo ultimo post, precisando che il suo riferimento "è ai ministeri più tecnici".

Il fondatore dei grillini ha invitato i partiti "a trovare le persone migliori", dicendo in una telefonata a Luigi Di Maio: "Sei tu il capo politico e decidi tu per il Movimento, il mio è stato un paradosso".

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