Beppe Grillo rompe il silenzio e interviene sul terremoto per attaccare il governo. "Nel momento del panico, delle macerie, si parla di pannicelli caldi come le "agevolazioni fiscali" (ovvero, miseri abbuoni sulle tasse per gente che ha perso tutto), o di "sospensione dei mutui" (che verranno richiesti senza pietà dopo qualche mese o anno, su case ormai ridotte in polvere). Poi si è coniata la magica locuzione "dopo-terremoto", astutamente messa lì, fateci caso, a sostituire la parola "ricostruzione" che fa venire i sudori freddi a qualsiasi governo. Non siamo più ai tempi del Friuli, nel 1976, quando il Paese spese l'equivalente di 18 miliardi di euro per ricostruire case e paesi degli indomiti friulani: oggi si stanziano miseri 50 milioni per una minestra e una tenda, e per il resto si fa capire che è meglio che ci pensiamo da soli, dato che lo Stato non esiste più. O meglio: esiste solo per andare a pietire due soldi di sforamento in Europa, sforamento che ci viene prontamente negato perché le aree colpite non sono industrializzate, non fanno PIL, insomma i borghi del '300 non valgono nulla agli occhi dei burocrati europei".
Il leader pentastellato poi continua: "Il MoVimento 5 Stelle, finora all'opposizione, ha sempre lavorato nella direzione di provare in tutti i modi a inserire negli insensati interventi legislativi del governo emendamenti, mozioni, ordini del giorno, tutti tesi ad amministrare e gestire il rischio. Perché siamo consapevoli che il più grande cantiere del Paese (contrariamente a quello che pensa la "premiata ditta" Delrio&Vespa) non è l'intervento post sismico ma la messa in sicurezza del nostro territorio. La sfida più grande che ci viene posta è una sfida che nessun Paese al mondo fronteggia: quella di mettere in sicurezza un patrimonio artistico inestimabile, antichi borghi, costruzioni secolari o millenarie che rappresentano il nostro tesoro nazionale insieme ai loro abitanti. Non esistono Giappone o California che debbano affrontare una sfida simile.
La possibilità di vincerla l'abbiamo: i nostri ingegneri, architetti, geologi sono più che all'altezza. Il M5S, quando sarà al governo, li metterà al lavoro fuori dalle emergenze e da golosi appalti, perché una volta per tutte non si parli mai più di immani tragedie ma solo di sismi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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