Grillo: "Se il governo cade, il Movimento 5 Stelle è morto"

Il fondatore e garante del M5s a Roma per incontrarsi con Davide Casaleggio visto il momento critico del partito

Grillo: "Se il governo cade, il Movimento 5 Stelle è morto"
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Sull'orlo di una crisi di nervi. Il Movimento 5 Stelle sta vivendo giorni critici visto la diaspora dei parlamentari grillini verso la Lega. I sondaggi sono tutto fuorché positivi per la compagine pentastellata (data al 15/16% circa da un po' tutti gli istituti demoscopici) e un eventuale ritorno alle urne sancirebbe, assai probabilmente, la "fine" del partito. Lo sa benissimo Beppe Grillo, che nelle ultime ore si è reso protagonista di un vero e proprio blitz a Roma per cercare (ammesso che sia realmente possibile) di blindare la traballante maggioranza giallorossa, intaccata – appunto – dalla fuga degli eletti 5s verso Matteo Salvini.

Il fondatore e attuale garante del Movimento ha fatto un salto nella capitale per confrontarsi con Davide Casaleggio sul futuro prossimo del partito. E sulle prossime mosse da fare per tamponare l'emorragia, e possibilmente fermarla.

Il retroscena sull'incontro lo fornisce il Corriere della Sera: "Io dovrei convincere i senatori a non andarsene con Salvini? Io ho la villa e un'attività, Casaleggio la sua società e i suoi soldi. Ma vi è chiaro o no che, se si rompe il giocattolo del governo, tutta questa nostra gente che abbiamo portato in politica ce la ritroviamo sotto casa a chiederci un lavoro? Altro che andarsene con Salvini. Questi vengono sotto casa nostra perché il Movimento, un secondo dopo il voto, è già bello che morto...", il Grillo-pensiero, riportato appunto dal quotidiano di via Solferino.

Insomma, il comico genovese lo sa benissimo: se l'esecutivo dovesse cadere, con esso cadrebbero pure i suoi 5stelle, col rischio di non avere più la forza di rialzarsi.

Il voto a Palazzo Madama sul Mes-Meccanismo europeo di stabilità è stato un ulteriore terremoto in casa M5s, visto che Gianluigi Paragone, Francesco Urraro, Ugo Grassi e Stefano Lucidi non hanno votato la risoluzione sul controverso fondo salva Stati e sarebbero ormai a un passo dal dire "grazie e arrivederci" al Movimento. Per passare, probabilmente, alla Lega, nonostante le tante smentite, specialmente quelle del "ribelle" Paragone, che diserterà l'incontro proprio con Grillo al Senato: "Mi spiace, non ci sono. Avevo un impegno con alcuni attivisti per gli auguri di Natale e ho preferito mantenere fede alla parola data a loro. Non vado da nessuna parte, che se lo ficchino in testa. Resto nel Movimento…".

Interessante, in ultimo, il giudizio di

Beppe Grillo sulle sardine, nelle quali – forse – rivede gli inizi della sua avventura e creatura politica: "È un movimento salutare, igienico sanitario. Non si facciano mettere il cappello sopra da nessuno…".

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